Archivio mensile:Febbraio 2012

Vuoi dimagrire con gli Omega-3?

diamgrire omega-3Da molti studi scientifici è emersa una determinante perdita di peso e una riduzione della circonferenza dei fianchi dei soggetti cui sono stati somministrati gli omega-3, in associazione a un regime dietetico ipocalorico e all’esercizio fisico.

I preziosi acidi grassi essenziali omega-3 ci fanno dimagrire perché:

1. stimolano l’utilizzo dei grassi di deposito

2. regolano l’insulina, ormone che se in eccesso provoca l’ingrassamento

3. riducono l’infiammazione cellulare nel tessuto adiposo, in modo che le cellule adipose non vengano stimolate a proliferare

4. riducono la sensazione della fame.

Per ottenere questi effetti dimagranti dagli omega-3 il famoso biochimico americano Barry Sears consiglia di assumere quotidianamente almeno 5 grammi di un integratore ad alta purezza e certificazione certificato Ifos (equivalenti ad 8 capsule di omega-3 PGFO A-M B-Well oppure 1 cucchiaio da tavola da 8 ml. di Liquid Gold).

Come esempio nei suoi libri Sears porta il caso del messicano Manuel Uribe, entrato nel Guinness dei primati nel 2006 come l’uomo più pesante del mondo.

Grazie alla dieta a zona inventata da Sears e 20 grammi al giorno di omega-3 Manuel Uribe è riuscito a dimagrire e a non essere più soggetto ad attacchi di fame.

Nel 2011 Manuel Uribe e sceso fino ad un peso di 196 kg perdendo cosi oltre 360 kg in circa 5 anni.

 

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Gli integratori di Omega-3 sono inutili?

integratori omega-3Gli integratori di Omega-3 sono inutili, è sufficiente mangiare pesce.

Per assumere la quantità raccomandata degli Omega-3 EPA e DHA è necessario mangiare parecchio pesce ogni giorno.

Questo può risultare non piacevole per molti, sia per questione di gusti che di costi.

Inoltre i livelli di inquinanti (soprattutto il mercurio) nei mari di tutto il mondo sono saliti pericolosamente negli ultimi anni, ed il consumo di pesce quotidiano potrebbe esporti a lungo termine ad un accumulo di sostanze tossiche nell’organismo.

Ad esempio la contaminazione dell’acqua della baia di Minimata in Giappone, dovuta agli scarichi industriali contenenti mercurio, ha provocato danni cronici al cervello, disturbi visivi, sordità e difetti congeniti gravi nei soggetti venuti a contatto.
I bambini esposti in utero svilupparono paralisi cerebrale, corea, atassia, tremori, crisi epilettiche e ritardo mentale.
Il mercurio elementare infatti viene trasformato ad opera dei microrganismi acquatici in metilmercurio, un composto che si accumula negli organismi e che entra nella catena alimentare.
Di conseguenza le popolazioni che consumano grosse quantità di pesce sono pesantemente esposte al metilmercurio (Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità, 1996).

L’inquinamento da mercurio (cosi come da altri numerosi contaminanti che possono essere presenti nei prodotti ittici, come diossine, pcb, arsenico, piombo, cadmio) annulla di fatto gli effetti benefici degli Omega-3 presenti nel pesce.

Alla luce di queste considerazioni per garantirci l’apporto ottimale di Omega-3 e metterci al riparo dai rischi degli inquinanti diventa fondamentale l’utilizzo di integratori di Omega 3 ottenuti per distillazione molecolare multipla e con certificati di analisi IFOS pubblici che ne attestino purezza, concentrazione e qualità.

Gli integratori di Omega-3 sono inutili perché preferisco assumerli da fonti vegetali.

L’acido alfa linolenico (ALA) è presente in natura in molti alimenti tra cui ricordiamo: l’olio di lino, i semi di lino, le noci.

Purtroppo il corpo umano riesce a convertire solo in piccola parte l’ALA da fonti vegetali negli Omega-3 EPA

e DHA che gli sono necessari.
Ad esempio per avere 1 misero grammo di EPA e 0,1 grammi di DHA sono necessari 20 grammi di ALA, che corrispondono a ben 35 grammi di una delle fonti più ricche di acido alfa linolenico, cioè l’olio di lino.
E’ quindi non solo più costoso, ma anche dannoso dal punto di vista calorico (per non parlare della  praticità) assumere gli Omega-3 da fonti vegetali.

Gli integratori di Omega-3 sono inutili perché troppo costosi.

E’ vero, un olio di pesce di grado farmaceutico ha un costo maggiore dei generici integratori da supermercato.
Ma se si decide di utilizzare gli Omega-3 per migliorare o mantenere la propria salute, non avrebbe senso acquistare un prodotto scadente, anche se economico.

Ti faccio poi notare che integrare la propria alimentazione con gli Omega-3 di grado farmaceutico ha un costo giornaliero inferiore a quello di un caffè…

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Gli omega-3 aumentano le capacita’ mentali

UE omega-3Gli omega-3 sono estremamente importanti anche per chi deve ancora nascere.

Nel 2010 un comitato sostenuto dall’Unione Europea appoggiato anche da sette organizzazioni scientifiche internazionali, aveva raccomandato l’assunzione di 200 milligrammi al giorno di omega-3 di tipo DHA. L’assunzione di DHA era stata associata allo sviluppo del cervello e degli occhi.

Clicca qui per leggere il comunicato originale dell’Unione Europea:
http://www.oliodipesce.it/unione-europea-gravidanza-omega-3.html

I risultati di un nuovo studio, pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition, dimostrano che i bambini nati da donne che avevano consumato più omega-3 durante la gravidanza riportano migliori risultati nei test di intelligenza verbale, delle abilità motorie sottili e del comportamento prosociale.

I risultati sono frutto del progetto NUTRIMENTHE (“Effect on diet on the mental performance of children”), sostenuto dall’Unione Europea con un contributo di 5,9 milioni di euro. Il pesce grasso è la fonte principale degli acidi grassi omega-3 a catena lunga come l’acido decosaesaenoico (DHA), un componente strutturale chiave delle cellule e in particolare delle membrane cellulari del cervello.

La Commissione europea sostiene ufficialmente che l’acido grasso omega-3 DHA “contribuisce al normale sviluppo cerebrale del feto e dei neonati allattati al seno e al normale sviluppo degli occhi del feto e dei neonati allattati al seno“.

Lo studio ha coinvolto oltre 2 000 donne alla ventesima settimana di gestazione. Il team ha somministrato acidi grassi omega-3 al bambino attraverso il trasferimento placentare per mezzo del cordone ombelicale.

In uno studio precedente i ricercatori avevano scoperto che l’assunzione di omega-3 durante la gravidanza è associato al quoziente di intelligenza (QI) verbale all’età di 8 anni.

Fonte: Unione Europea

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