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Esiste un aiuto naturale per l’asma?

asmaL’asma affligge più di 300 milioni di persone in tutto il mondo.

Una review pubblicata pochi giorni fa evidenzia come gli Omega-3, grazie alla loro azione antinfiammatoria, possano essere una terapia complementare o alternativa al trattamento farmacologico.

L’integrazione dell’alimentazione con Omega-3 EPA e DHA modifica infatti la generazione dei mediatori lipidici riducendo l’infiammazione dell’organismo, e controlla la produzione di una molecola chiave nell’innesco della crisi asmatica: i leucotrieni.
In questo modo si attenuano i sintomi dell’asma e si produce un effetto broncodilatatore.

Il famoso scienziato Barry Sears, che ha studiato a fondo gli effetti degli Omega-3, consiglia l’assunzione di almeno 5 g al giorni di Omega-3 per 30 giorni per ottenere dei miglioramenti.

Ma non tutti gli Omega-3 sono adatti ad essere assunti ad alte dosi per lunghi periodi come è richiesto ad esempio nell’asma.
E’ assolutamente necessario assumere Omega-3 di qualità superiore provvisti di Certificato IFOS 5 Stelle su tutti i lotti di produzione a garanzia di purezza, qualità e concentrazione.

Fonte in inglese:  US National Library of Medicine National Institutes of Health

Omega-3: la chiave per una vita piena di salute.

Le donne incinte ne hanno bisogno per il cervello dei loro bambini. I ragazzi ne hanno bisogno per imparare. Gli adulti hanno cuori più sani grazie a loro. Questi nutrienti che sembrano essere utili per qualsiasi cosa conosciuti come acidi grassi Omega-3 riducono il dolore nelle persone affette da artrite reumatoide – e possono aiutare nella cura dell’autismo, del disordine bipolare, della depressione, dell’Alzheimer, del ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) e del cancro alla prostata. Anche cani e gatti hanno bisogno di omega-3 per restare in salute.

Quindi mangia più pesce. Prendi pillole di olio di pesce. Inizia a comprare cibo arricchito. Comunque tu lo faccia, potrai avere benefici dall’assumere più acidi grassi omega-3, specificatamente DHA e EPA.

“Ci sono prove di tipo medico-nutrizionistico basate su studi scientifici su umani che suggeriscono che l’americano medio avrebbe probabilmente una vita più sana, un minor rischio di morte da problemi cardiaci e migliori funzioni cerebrali se consumasse più pesce, più integratori o più cibo arricchito con DHA ed EPA”, dice lo scienziato nutrizionista Bruce Holub, della University of Guelph (Ontario) e direttore esecutivo del DHA/EPA Omega-3 Institute.

In uno studio pubblicato nel 1999, degli scienziati italiani hanno studiato più di 11 mila uomini che avevano sofferto di attacco cardiaco. Dopo 3 anni e mezzo, la mortalità nel gruppo che assumeva circa 1 grammo di EPA e DHA al giorno era del 20% inferiore al gruppo che non aveva assunto integratori di omega-3.

In uno studio nel 2007, ricercatori giapponesi hanno seguito un gruppo di circa 18 mila persone con alti livelli di colesterolo per 5 anni, verificando che coloro che avevano assunto 1,8 grammi di omega-3 al giorno, in aggiunta ai medicinali, avevano il 20% in meno di probabilità di avere problemi coronarici rispetto a coloro che assumevano solo i medicinali.

Il dottor Holub spiega che altri studi mostrano come per ogni grammo di EPA e DHA che una persona assume al giorno, il livello dei trigliceridi scende dell’8%, con benefici evidenti in sole 2 settimane. Alti livelli di trigliceridi sono il maggiore fattore di rischio relativo ai problemi cardiaci negli americani con più di 35 anni.

Prendendo da 2 a 4 grammi di omega-3 per un paio di settimane si potrebbero ridurre i trigliceridi di circa il 32%, in persone con alti livelli di trigliceridi.

Mentre EPA e DHA sono entrambi essenziali per la salute del cuore, – riducono la pressione, abbassano i grassi nel sangue, rallentano lo sviluppo di trombi, ed evitano aritmie cardiache, tra le altre cose – il DHA è la star dello sviluppo degli occhi e del cervello.

Alcuni studi hanno mostrato che le donne incinte che mangiano pesce almeno 4 volte alla settimana oppure assumono ogni giorno 1,1 grammi di DHA avranno bambini con alti quozienti d’intelligenza (misurati all’età di 4 anni). I loro bambini avranno minori allergie, una vista migliore e dormiranno meglio. Le mamme che hanno assunto DHA avranno anche meno episodi di depressione postpartum.

Gli scienziati devono ancora capire fino n fondo come funziona la “magia” degli omega-3, ma la riduzione dell’infiammazione è probabilmente la chiave, soprattutto per alcune patologie. Questo spiegherebbe perché alte dosi di EPA e DHA possono ridurre la rigidezza mattutina e il dolore articolare più di molti medicinali nelle persone che soffrono di artrite, e possono aiutare nel ridurre la quantità di antidolorifici. I problemi neurologici sono un’altra area d’interesse. Alcuni studi hanno scoperto bassi livelli di omega-3 negli adulti affetti da Alzheimer e nei bambini affetti da ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), comparati a gruppi senza questi problemi. “Tutte queste patologie hanno a che fare con un comportamento anomalo delle cellule”, dice Philip Calder, nutrizionista e ricercatore alla University di Southampton in Inghilterra. “Si puo far funzionare le cellule in modo ottimale fornendo loro abbastanza omega-3, in modo che i tessuti funzionino in modo adeguato e non si abbiano queste manifestazioni di malattia”. “Perché nei secoli scorsi veniva consumato tanto pesce? Penso che stiamo solo iniziando a capirne i benefici.”

 

Fonte: Los Angeles Times 26 aprile 2010

 

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Asma: olio di pesce previene costrizione vie aeree da esercizio

L’aggiunta di integratori a base di olio di pesce nella dieta dei soggetti asmatici può prevenire la broncocostrizione dovuta all’esercizio (EIB), un problema molto comune in questo gruppo di pazienti. In precedenza era stato dimostrato che gli integratori a base di olio di pesce possono migliorare la funzionalità polmonare negli atleti d’elite con EIB, ma il loro uso in asmatici che presentano questo disturbo non era stato ben studiato. I dati del presente studio suggeriscono che gli integratori a base di olio di pesce possano essere utili in questi pazienti: i loro effetti risultano mediati dalle capacità antinfiammatorie dell’olio di pesce. Nel presente studio, tuttavia, i pazienti hanno ricevuto 20 capsule al giorno di olio di pesce, e questo elevato dosaggio potrebbe portare a problemi di aderenza alla terapia: sono dunque in programma studi sui dosaggi della terapia, che potrebbero dimostrare l’efficacia anche di dosaggi molto inferiori.Chest 2006; 129: 39-49
Fonte: Farmacista33

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