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L’olio di pesce ti protegge dal tumore al colon

E’ l’olio di pesce lo scudo efficace contro il cancro colorettale. Non un farmaco, dunque, ma una sostanza presente naturalmente in diverse specie marine”. Cosi’ annuncia il sito del Policlinico Sant’Orsola di Bologna.

Lo ha dimostrato uno studio italiano condotto dal gruppo di ricerca diretto da Luigi Ricciardiello del Policlinico Sant’Orsola e dell’Università di Bologna, pubblicato recentemente sull’International Journal of Cancer.

Lo studio, finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ha valutato gli effetti degli Omega-3 – in particolare l’EPA – sul cancro del colon-retto indotto da colite ulcerosa.

I risultati dimostrano che l’Omega-3 EPA e’ un agente chemiopreventivo efficace per evitare l’insorgere del cancro indotto da malattie infiammatorie croniche intestinali.

In Italia i tumori del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per cancro, e fino ad oggi non esisteva alcun trattamento preventivo.

Una delle pazienti del Dott. Ricciardiello, affetta da poliposi familiare, ha dichiarato al Corriere della Sera che prima di iniziare ad utilizzare un integratore di Omega-3 le dovevano essere asportati circa 15 polipi intestinali all’anno.

Dopo l’assunzione di Omega-3 EPA le e’ stato asportato un solo polipo negli ultimi due anni.

Ti ricordo che l’olio di pesce di Grado Farmaceutico A-M B-Well ha un contenuto minimo di Omega-3 di tipo EPA (come quelli utilizzati in questo studio) pari al 40%.

 

Riferimenti:
International Journal of Cancer
Corriere della Sera
Policlinico Sant’Orsola di Bologna.

 

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Vuoi prevenire i disturbi gastrointestinali?

omega3-intestino.Omega-3 grandi alleati per chi soffre di disturbi gastrointestinali.

Lo affermano due recenti ricerche, presentate a Stoccolma dall’Issfal, la Società internazionale per lo studio di grassi e lipidi.

In particolare, le prove sperimentali effettuate in laboratorio hanno rivelato che l’introduzione nella dieta dei cosiddetti “grassi buoni” – soprattutto di EPA e DHAfavorisce l’attività della flora intestinale e, in particolare, dei batteri anti-infiammatori, che combattono con successo disturbi cronici come la colite.

Gli Omega-3, in altre parole, aiutano le difese già presenti nell’organismo a debellare i problemi di origine gastrointestinale.
La scoperta è significativa perché, come evidenziano entrambe le ricerche, è ormai accertato che i disturbi gastrointestinali cronici, anche di lieve entità, possono favorire l’insorgere di malattie dell’intestino molto più serie, come il morbo di Crohn.

Fonte in inglese: International Society for the Study of Fatty Acids and Lipids

 

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Gli Omega-3 curano le malattie infiammatorie

Che gli omega-3 fossero anti-infiammatori è già noto alla comunità scientifica, infatti le continue evidenze positive di una supplementazione su tutte le patologie correlate ad un principio infiammatorio lo confermano.

Un recente articolo, pubblicato pochi giorni fa dal Dott. Philip C. Calder dell’Institute of Human Nutrition presso l’Università di Southampton, ci ricorda come l’infiammazione giochi un ruolo chiave in molte patologie, come:

– sclerosi multipla
– congiuntiviti allergiche
– dermatite atopica o psoriasi
– fibromialgia
– aterosclerosi
– polimialgia reumatica
– riniti allergiche
– artrite reumatoide
– sindrome da stanchezza cronica
– forme asmatiche
– malattie infiammatorie croniche intestinali

Gli omega-3 influenzano l’infiammazione agendo attraverso svariati meccanismi dalle membrane fino ai nuclei delle cellule.

La somministrazione orale di omega-3 EPA e DHA porta ad un aumento di omega-3 sulle membrane delle cellule coinvolte nel processo infiammatorio.

Gli Omega 3 EPA e DHA frenano quelle reazioni chimiche che avvengono nel nostro organismo che alimentano l’infiammazione, migliorando lo stato di salute generale dell’organismo.

Per ottenere questi benefici il famoso biochimico americano Barry Sears, inventore della dieta a Zona, consiglia di assumere almeno 2,5 grammi di omega-3 al giorno, equivalenti a 4 capsule di A-M B-Well PGFO oppure 1 cucchiaino da 4 ml di Liquid Gold.

Fonte in inglese: US National Library of Medicine

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