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Gli Omega-3 contrastano i tumori della pelle

Un nuovo studio, pubblicato su Carcinogenesis (Oxford University Press), mostra come gli Omega-3 (in particolare l’EPA), possano inibire la crescita ed indurre la morte delle cellule tumorali di un tipo di carcinoma cutaneo responsabile della maggioranza dei tumori della pelle, ma che può colpire anche l’apparato digestivo, i polmoni ed altre zone del corpo.

Il team della Queen Mary University di Londra ha verificato che l’Omega-3 EPA blocca selettivamente la crescita ed induce la morte delle cellule tumorali sia nello stadio iniziale che in quello avanzato dei tumori della pelle e del tratto orale, senza avere effetto sulle cellule sane.

Entrambi gli acidi grassi Omega-3 DHA ed EPA sono risultati efficaci, ma in particolare anche basse dosi di EPA hanno bloccato la crescita del cancro.

Fonte in inglese: Carcinogenesis (Oxford University Press)

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Gli omega 3 proteggono dallo stress

Un nuovo studio della Michigan Technological University pubblicato dall’American Journal of Physiology, ha aggiunto un ulteriore valido motivo per l’assunzione di olio di pesce: secondo questa nuova ricerca gli omega-3 proteggono il cuore in situazioni di stress.

I ricercatori hanno fatto assumere un supplemento di nove grammi di olio di pesce al giorno per due mesi a una parte di un gruppo di 67 persone, mentre il resto riceveva un placebo (una sostanza inerte).
Al termine del periodo i gruppi sono stati sottoposti a un test per indurre stress mentale, e nel frattempo venivano misurati diversi parametri legati allo stress cardiaco.
Per il gruppo che aveva assunto omega-3 gli indicatori dello stress, dal battito cardiaco all’attività dei muscoli simpatetici, sono risultati minori.

“I dati supportano ed estendono la crescente evidenza che l’olio di pesce, e gli omega-3 in particolare, possono avere importanti benefici nel controllo neurale cardiovascolare degli esseri umani”, ha detto il Prof. Carter, che ha condotto lo studio.

“Nella società frenetica di oggi, lo stress è certo come la morte e le tasse”, ha aggiunto. “Inoltre, le nostre abitudini alimentari sono peggiorate.
Questo studio dimostra che l’olio di pesce può essere di beneficio per la salute cardiovascolare, soprattutto quando siamo esposti a condizioni di stress.”

Carter ha offerto un ultimo consiglio: “Se non lo fai già, prendi in considerazione la supplementazione di olio di pesce, oppure mangia spesso cibi naturali ad alto contenuto di acidi grassi omega-3.”

Fonte in inglese: The American Physiological Society

 

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Cervello piu’ grande con gli Omega-3

omega-3 e cervello

Gli omega-3 migliorano capacità cognitive e volume del cervello.

E’ questa la conclusione cui è giunto un gruppo di ricercatori dell’Università di Uppsala (Svezia).
I risultati dei loro studi, che hanno coinvolto 252 uomini e donne, sono stati pubblicati sulla rivista Age.

Gli Omega-3, soprattutto il DHA, sono nutrienti molto importanti per la salute del sistema nervoso. La quantità di questo acido grasso a livello del cervello è molto elevata.
Qui il DHA svolge un ruolo fondamentale sia per la struttura, sia per le funzioni dei neuroni e la produzione di nuove cellule nervose. Diversi studi hanno dimostrato che questo Omega-3 influenza le capacità cognitive e di attenzione, quelle visive e il comportamento.

Non solo, il DHA svolge un ruolo importante anche in alcuni disturbi psichiatrici e protegge i neuroni dagli effetti dannosi della malattia di Alzheimer.
I partecipanti alla ricerca con le maggiori capacità cognitive assumevano circa 1 g di EPA e DHA al giorno, una quantità circa 10 volte maggiore rispetto, ad esempio, al consumo di Omega-3 medio di un abitante degli Stati Uniti.

Fonte in inglese: PubMed

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Omega-3 per combattere il cancro al seno

cancro-seno-omega3L’azione degli omega 3 sulla prevenzione e la riduzione della crescita del tumore del seno è stata osservata in uno studio condotto dai ricercatori del Department of Human Health and Nutritional dell’Università di Guelph in Canada.
Il dottor David Ma e colleghi hanno scoperto che nel modello animale in cui vi era la presenza di acidi grassi essenziali omega 3, si sviluppavano meno tumori e, nel caso, questi erano più piccoli rispetto a quelli dei modelli che non possedevano gli omega 3.

Per il loro studio, i ricercatori hanno creato delle cavie transgeniche in grado di produrre da sé gli acidi grassi omega 3 e sviluppare tumori mammari aggressivi, per poi comparare l’azione di questi con un altro gruppo di cavie che sviluppava anch’esso i tumori mammari, ma non produceva gli omega 3.
L’osservazione dello sviluppo dei tumori ha permesso di rilevare come le cavie del gruppo “omega 3” sviluppassero i tumori soltanto nei due terzi dei casi e, se sviluppati, fossero del 30% più piccoli.

«La differenza può essere attribuita esclusivamente alla presenza degli omega-3 negli animali transgenici, il che è significativo – spiega il dottor Ma – Il fatto che una sostanza alimentare nutriente può avere un effetto significativo sullo sviluppo del tumore e la crescita è notevole e ha rilevanti implicazioni nella prevenzione del cancro al seno».

 

Fonte: La Stampa 25/02/2013

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Gli Omega-3 prevengono le allergie

L’assunzione di omega 3 aiuta a prevenire le allergie: questa è la conclusione a cui sono giunte alcune ricerche, l’ultima delle quali pubblicata sul numero di Agosto di Clinical & Experimental Allergy.

Lo studio, condotto dai ricercatori della University of Western Australia su 120 bambini, ha confermato che una integrazione di omega-3 agisce efficacemente nel ridurre l’eccessiva risposta del sistema immunitario e la sua attivazione anche nei confronti di stimoli innocui (come ad esempio polvere, pollini, peli di animali, ecc.).

Anche diversi studi precedenti hanno messo in luce l’utilità di un’integrazione con omega-3 per prevenire i disturbi asmatici. La prevenzione delle allergie potrebbe essere quindi condotta per mezzo dell’assunzione di omega 3 fin dall’infanzia.

Fonte: Clinical and Experimental Allergy
Volume 42, Number 8, Pages 1206-1216

 

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Stai danneggiando il tuo cervello senza saperlo?

Il Journal of Physiology ha reso noti i risultati di una ricerca condotta dall’ UCLA (Università della California) dove si dimostra come gli omega-3 siano in grado di contrastare gli effetti di una cattiva alimentazione sul cervello, in particolare per quanto riguarda memoria e apprendimento.

Il team dell’ UCLA si è concentrato sull’alto contenuto di fruttosio dello sciroppo di mais, un dolcificante poco costoso che è comunemente aggiunto a livello industriale a molti prodotti alimentari (bevande analcoliche, condimenti, alimenti per l’infanzia, dolci, cereali, biscotti, snacks, yogurt, sport drinks, ecc.).

Un americano medio, secondo il dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, consuma mediamente più di 20 chili all’anno di questo particolare zucchero senza nemmeno saperlo.

Il prof. Gomez-Pinilla (primario di neurochirurgia presso la David Geffen School of Medicin) ed il suo team hanno studiato due gruppi di cavie che hanno consumato una soluzione di fruttosio in acqua per sei settimane.

Il secondo gruppo ha ricevuto anche acidi grassi omega-3 sotto forma di acido docosaesaenoico (DHA), che protegge contro i danni alle sinapsi – le connessioni chimiche tra le cellule cerebrali che consentono la memoria e l’apprendimento.

L’omega-3 DHA è essenziale per la capacità delle cellule cerebrali di trasmettersi i segnali,” ha detto Gomez-Pinilla. “Questo è il meccanismo che rende possibili l’apprendimento e la memoria. Il nostro corpo non può produrre abbastanza DHA, quindi deve essere integrato attraverso la nostra alimentazione.”

Al termine dello studio i ricercatori hanno verificato che gli animali a cui non era stato somministrato l’omega-3 DHA erano più lenti, avevano problemi a pensare con chiarezza e ricordare il percorso che avevano imparato sei settimane prima.

“Mangiare un alto contenuto di fruttosio a lungo termine altera la capacità del cervello di apprendere e ricordare le informazioni. Ma l’aggiunta di acidi grassi omega-3 ai vostri pasti può aiutare a minimizzare i danni.

Il prof. Gomez-Pinilla consiglia a di assumere 1 grammo di DHA al giorno.

I nostri risultati suggeriscono che il consumo di omega-3 DHA protegge regolarmente il cervello dagli effetti nocivi del fruttosio“, ha detto Gomez-Pinilla. “E ‘come accumulare denaro in banca. Se si vuole costruire una riserva per il nostro cervello da usare per combattere le malattie future”.

Ti ricordo che sia A-M B-Well PGFO in capsule che Liquid Gold sono una fonte di omega-3 DHA, citato in questo studio. 1 grammo di DHA equivale a 5 capsule oppure 1 cucchiaino da 5 ml di Liquid Gold.

Fonte in inglese: Journal of Physiology

 

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Vuoi dimagrire con gli Omega-3?

diamgrire omega-3Da molti studi scientifici è emersa una determinante perdita di peso e una riduzione della circonferenza dei fianchi dei soggetti cui sono stati somministrati gli omega-3, in associazione a un regime dietetico ipocalorico e all’esercizio fisico.

I preziosi acidi grassi essenziali omega-3 ci fanno dimagrire perché:

1. stimolano l’utilizzo dei grassi di deposito

2. regolano l’insulina, ormone che se in eccesso provoca l’ingrassamento

3. riducono l’infiammazione cellulare nel tessuto adiposo, in modo che le cellule adipose non vengano stimolate a proliferare

4. riducono la sensazione della fame.

Per ottenere questi effetti dimagranti dagli omega-3 il famoso biochimico americano Barry Sears consiglia di assumere quotidianamente almeno 5 grammi di un integratore ad alta purezza e certificazione certificato Ifos (equivalenti ad 8 capsule di omega-3 PGFO A-M B-Well oppure 1 cucchiaio da tavola da 8 ml. di Liquid Gold).

Come esempio nei suoi libri Sears porta il caso del messicano Manuel Uribe, entrato nel Guinness dei primati nel 2006 come l’uomo più pesante del mondo.

Grazie alla dieta a zona inventata da Sears e 20 grammi al giorno di omega-3 Manuel Uribe è riuscito a dimagrire e a non essere più soggetto ad attacchi di fame.

Nel 2011 Manuel Uribe e sceso fino ad un peso di 196 kg perdendo cosi oltre 360 kg in circa 5 anni.

 

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Gli integratori di Omega-3 sono inutili?

integratori omega-3Gli integratori di Omega-3 sono inutili, è sufficiente mangiare pesce.

Per assumere la quantità raccomandata degli Omega-3 EPA e DHA è necessario mangiare parecchio pesce ogni giorno.

Questo può risultare non piacevole per molti, sia per questione di gusti che di costi.

Inoltre i livelli di inquinanti (soprattutto il mercurio) nei mari di tutto il mondo sono saliti pericolosamente negli ultimi anni, ed il consumo di pesce quotidiano potrebbe esporti a lungo termine ad un accumulo di sostanze tossiche nell’organismo.

Ad esempio la contaminazione dell’acqua della baia di Minimata in Giappone, dovuta agli scarichi industriali contenenti mercurio, ha provocato danni cronici al cervello, disturbi visivi, sordità e difetti congeniti gravi nei soggetti venuti a contatto.
I bambini esposti in utero svilupparono paralisi cerebrale, corea, atassia, tremori, crisi epilettiche e ritardo mentale.
Il mercurio elementare infatti viene trasformato ad opera dei microrganismi acquatici in metilmercurio, un composto che si accumula negli organismi e che entra nella catena alimentare.
Di conseguenza le popolazioni che consumano grosse quantità di pesce sono pesantemente esposte al metilmercurio (Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità, 1996).

L’inquinamento da mercurio (cosi come da altri numerosi contaminanti che possono essere presenti nei prodotti ittici, come diossine, pcb, arsenico, piombo, cadmio) annulla di fatto gli effetti benefici degli Omega-3 presenti nel pesce.

Alla luce di queste considerazioni per garantirci l’apporto ottimale di Omega-3 e metterci al riparo dai rischi degli inquinanti diventa fondamentale l’utilizzo di integratori di Omega 3 ottenuti per distillazione molecolare multipla e con certificati di analisi IFOS pubblici che ne attestino purezza, concentrazione e qualità.

Gli integratori di Omega-3 sono inutili perché preferisco assumerli da fonti vegetali.

L’acido alfa linolenico (ALA) è presente in natura in molti alimenti tra cui ricordiamo: l’olio di lino, i semi di lino, le noci.

Purtroppo il corpo umano riesce a convertire solo in piccola parte l’ALA da fonti vegetali negli Omega-3 EPA

e DHA che gli sono necessari.
Ad esempio per avere 1 misero grammo di EPA e 0,1 grammi di DHA sono necessari 20 grammi di ALA, che corrispondono a ben 35 grammi di una delle fonti più ricche di acido alfa linolenico, cioè l’olio di lino.
E’ quindi non solo più costoso, ma anche dannoso dal punto di vista calorico (per non parlare della  praticità) assumere gli Omega-3 da fonti vegetali.

Gli integratori di Omega-3 sono inutili perché troppo costosi.

E’ vero, un olio di pesce di grado farmaceutico ha un costo maggiore dei generici integratori da supermercato.
Ma se si decide di utilizzare gli Omega-3 per migliorare o mantenere la propria salute, non avrebbe senso acquistare un prodotto scadente, anche se economico.

Ti faccio poi notare che integrare la propria alimentazione con gli Omega-3 di grado farmaceutico ha un costo giornaliero inferiore a quello di un caffè…

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Gli omega-3 aumentano le capacita’ mentali

UE omega-3Gli omega-3 sono estremamente importanti anche per chi deve ancora nascere.

Nel 2010 un comitato sostenuto dall’Unione Europea appoggiato anche da sette organizzazioni scientifiche internazionali, aveva raccomandato l’assunzione di 200 milligrammi al giorno di omega-3 di tipo DHA. L’assunzione di DHA era stata associata allo sviluppo del cervello e degli occhi.

Clicca qui per leggere il comunicato originale dell’Unione Europea:
http://www.oliodipesce.it/unione-europea-gravidanza-omega-3.html

I risultati di un nuovo studio, pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition, dimostrano che i bambini nati da donne che avevano consumato più omega-3 durante la gravidanza riportano migliori risultati nei test di intelligenza verbale, delle abilità motorie sottili e del comportamento prosociale.

I risultati sono frutto del progetto NUTRIMENTHE (“Effect on diet on the mental performance of children”), sostenuto dall’Unione Europea con un contributo di 5,9 milioni di euro. Il pesce grasso è la fonte principale degli acidi grassi omega-3 a catena lunga come l’acido decosaesaenoico (DHA), un componente strutturale chiave delle cellule e in particolare delle membrane cellulari del cervello.

La Commissione europea sostiene ufficialmente che l’acido grasso omega-3 DHA “contribuisce al normale sviluppo cerebrale del feto e dei neonati allattati al seno e al normale sviluppo degli occhi del feto e dei neonati allattati al seno“.

Lo studio ha coinvolto oltre 2 000 donne alla ventesima settimana di gestazione. Il team ha somministrato acidi grassi omega-3 al bambino attraverso il trasferimento placentare per mezzo del cordone ombelicale.

In uno studio precedente i ricercatori avevano scoperto che l’assunzione di omega-3 durante la gravidanza è associato al quoziente di intelligenza (QI) verbale all’età di 8 anni.

Fonte: Unione Europea

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Gli Omega-3 raccomandati per i bambini

Un interessante articolo relativo alle cure alternative per i bambini è stato pubblicato sul New York Times.
Nell’articolo viene esaminato un recente studio del Governo americano, secondo il quale un bambino su nove “pratica yoga, va da un chiropratico, prende un integratore come l’olio di pesce o usa qualche altro tipo di cura alternativa”.

Mentre vengono discusse diverse cure alternative per bambini, alla fine viene riportata una interessante considerazione sull’olio di pesce della Dott.ssa Kathi Kemper, capo della sezione per la medicina integrativa e complementare dell’American Academy of Pediatrics e professore di Pediatria alla Wake Forest University:
“Ho chiesto agli psichiatri se utilizzano l’olio di pesce e sembra che venga raccomandato dall’80 per cento degli psichiatri, e lo stesso fanno i cardiologi”.

Perché l’olio di pesce è così importante per i bambini?
Forse perchè, come dimostrato da numerosi studi, gli Omega-3 migliorano le prestazioni scolastiche, la memoria verbale e le capacità ortografiche, ed è più efficace dei medicinali sull’ADHD (Sindrome da deficit di attenzione e iperattività).

 

Link dell’articolo citato (in inglese): New York Times

 

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