Torna di moda l’olio di fegato di merluzzo

ks115820.jpgDopo decenni di disuso, l’olio terrore-dei-bambini delle passate generazioni torna a far parlare di sé per le sue nuove proprietà per combattere molti malanni tra i quali l’osteoartrite e l’asma

Le nonne avevano ragione. L’olio di fegato di merluzzo fa bene quasi a tutto. A confermarlo è uno studio condotto da un’equipe di ricercatori gallesi secondo il quale risulta efficace anche contro l’osteoartrite. A 31 pazienti sofferenti di osteoartriti, e in attesa di essere operati al ginocchio, sono state somministrate per quasi tre mesi particolari compresse. Per una metà del campione si trattava di due capsule al giorno di 1.000 mg di olio di fegato di merluzzo. Agli altri malati viceversa è stato dato un semplice placebo. La sperimentazione ha dimostrato che l’86% dei pazienti curati con l’olio, al termine del trattamento, era quasi completamente privo dell’enzima responsabile del danneggiamento della cartilagine. Viceversa, solo nel 26% di chi aveva preso il placebo sono stati rilevati miglioramenti.

La scoperta dei professori Bruce Caterson e John Harwood (Università di Cardiff) e del prof. Colin Dent (ortopedico dell’Università del Galles) potrebbe dunque ridurre sensibilmente il numero di interventi al ginocchio e all’anca. In Gran Bretagna, solo nell’ultimo anno, sono stati due milioni i malati sofferenti di osteoartrite.

‘I dati suggeriscono che l’olio di fegato di merluzzo ha un duplice effetto: da una parte rallenta la degenerazione della cartilagine nelle osteoartriti, dall’altra riduce i processi infiammatori che provocano dolore’, ha spiegato il professor Caterson. I principi salutari di questo tipo di olio sono noti da anni. Grazie alla massiccia presenza di vitamina D e A (una quantità tre volte superiore rispetto a quella che c’è nel fegato di manzo), l’olio di fegato di merluzzo è utilizzato per curare le otiti e le allergie, favorisce la funzionalità del cervello, ed è un valida cura allo stress e a diversi disordini comportamentali.

Ma non è tutto qui. Il detestato olio di fegato di merluzzo, generosamente somministrato alle generazioni passate di bambini, li ha probabilmente aiutati a combattere i sintomi dell’asma, di cui oggi soffrono milioni di persone, due milioni nella sola Australia. Uno studio dell’Istituto per la prevenzione dell’asma infantile, ha concluso che gli acidi grassi Omega-3, che si trovano nella colza, nel tonno e nell’olio di fegato di merluzzo, può ridurre significativamente sintomi come tosse e respiro affannoso, nei bambini di genitori che soffrono di asma.

I risultati, presentati alla Conferenza australiana per l’asma in corso a Melbourne sono basati su un programma che ha seguito 6.161 bambini sin dalla nascita. Lo studio indica che la riduzione degli acari della polvere in lenzuola e coperte e l’eliminazione dei giocattoli di peluche produce risultati positivi in termini di allergie, ma i supplementi Omega-3 sono ancora più efficaci contro tosse e respiro affannoso. E’ troppo presto – sostiene il ricercatore prof. Craig Mellis della Bond University – per stabilire se qualcuno dei bambini ha effettivamente contratto l’asma, ma l’effetto dell’Omega-3 sui bambini di tre anni è stato ‘statisticamente impressionante’.

Fonte: Newton 03 marzo 2004