Gli Omega-3 migliorano la funzione polmonare.

omega polmoni
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I ricercatori presso la Uva Health e la School of Medicine dell’Università della Virginia hanno esaminato l’associazione tra i livelli di acidi grassi omega-3 nel plasma sanguigno e la progressione della fibrosi polmonare, nonché quanto tempo i pazienti potevano resistere senza necessitare di un trapianto.
I medici hanno scoperto che livelli più elevati di omega-3 erano associati a una migliore funzione polmonare e a una sopravvivenza più lunga senza trapianto.

“Abbiamo scoperto che livelli più elevati di acidi grassi omega-3 nel sangue, che riflettono diverse settimane di assunzione alimentare, erano collegati a una migliore funzione polmonare e a una sopravvivenza più lunga“, ha dichiarato il ricercatore John Kim, MD, esperto in pneumologia e terapia intensiva presso la UVA Health e la Scuola di Medicina dell’Università di Virginia.

Gli acidi grassi omega-3 sono già stati collegati a una serie di benefici per la salute.
Molti studi hanno suggerito, ad esempio, che potrebbero ridurre il rischio di malattie cardiache, ictus, alcuni tipi di cancro, malattia di Alzheimer e demenza.

Kim e i suoi colleghi volevano determinare se gli omega-3 potessero svolgere un ruolo protettivo nelle malattie polmonari interstiziali, un gruppo di patologie polmonari croniche che possono portare alla fibrosi polmonare.
Un problema crescente in tutto il mondo, la fibrosi polmonare è una condizione irreversibile che lascia i polmoni incapaci di scambiare adeguatamente ossigeno e anidride carbonica.
Ciò può causare dispnea, debolezza, incapacità di esercitarsi e una serie di altri sintomi. Fumare è un fattore di rischio significativo.

Lo studio

I ricercatori hanno esaminato dati anonimizzati su pazienti con malattie polmonari interstiziali raccolti nel Registro della Fondazione per la Fibrosi Polmonare, oltre alle informazioni fornite volontariamente dai pazienti presso la UVA Health e l’Università di Chicago.

In totale, gli scienziati hanno esaminato informazioni su più di 300 persone con malattie polmonari interstiziali. La maggior parte erano uomini (la fibrosi polmonare è più comune negli uomini che nelle donne) e molti soffrivano di fibrosi polmonare “idiopatica”, una delle condizioni che rientrano nel campo delle malattie polmonari interstiziali.

Omega3 migliorano la capacità polmonare e la sopravvivenza

I ricercatori hanno scoperto che livelli più elevati di acidi grassi omega-3 nel plasma sanguigno erano associati a una migliore capacità di scambio di anidride carbonica e a una sopravvivenza più lunga senza la necessità di un trapianto di polmone.
Questo non variava molto a seconda della storia del fumo o se i pazienti avevano malattie cardiovascolari.

“I livelli più elevati di acidi grassi omega-3 erano predittivi di migliori risultati clinici nella fibrosi polmonare”, ha detto Kim.

Nuovi studi potrebbero aprire la strada a trattamenti mirati

I medici affermano che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio come gli omega-3 potrebbero conferire questo beneficio protettivo. Chiedono trial clinici e studi meccanicistici aggiuntivi per ottenere ulteriori approfondimenti e determinare se farmaci a base di acidi grassi omega-3 o cambiamenti nella dieta potrebbero migliorare gli esiti dei pazienti.

“Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se ci sono specifici acidi grassi omega-3 che possono essere benefici e, in tal caso, quali sono i loro meccanismi sottostanti”, ha affermato Kim. “Analogamente ad altre malattie croniche, speriamo di stabilire se interventi sulla nutrizione possano avere un impatto positivo sulla fibrosi polmonare.”

In poche parole

Gli Omega-3 migliorano la funzione polmonare.
In caso di fibrosi polmonare portano a migliori risultati clinici, e a una sopravvivenza più lunga senza la necessità di un trapianto di polmone.

Se la tua alimentazione è carente di Omega-3, con una sola capsula di A-M B-Well Omega-3 ti assicuri ben 600 mg di Omega-3 EPA e DHA ad alta biodisponibilità e certificati da IFOS per purezza, concentrazione, freschezza e radioattività.
Un solo cucchiaino da tè di Liquid Gold apporta invece ben 3000 mg di Omega-3 EPA e DHA.
Se volessi provare ad ottenere quella quantità solo dal cibo, finiresti per mangiare un pesce (intero) al giorno.


Fonte: CHEST Journal

Omega-3 per migliorare le prestazioni nel Bodybuilding

BODYBUILDING
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Omega-3 e Bodybuilding: un connublio perfetto per super prestazioni!

Esploriamo insieme come gli Omega-3 possono rivoluzionare la tua esperienza di allenamento.

L’Essenza degli Omega-3 nel Bodybuilding

Gli acidi grassi Omega-3 sono il segreto nascosto dietro la crescita muscolare ottimale, la riduzione dell’infiammazione e il miglioramento delle prestazioni atletiche.
Tra le loro fonti di riferimento troviamo i pesci grassi come il salmone, i semi di chia e le preziose noci. Se sei un culturista serio, integrare gli Omega-3 nella tua dieta è la chiave per massimizzare le tue performance e il recupero muscolare.

I Vantaggi degli Omega-3 nel Bodybuilding

Gli Omega-3 non sono solo un semplice ingrediente; sono il tuo alleato segreto per ridurre il dolore muscolare post-allenamento e accelerare il recupero. Stimolano la crescita muscolare attraverso la sintesi proteica, proteggendo i tuoi sforzi dall’inevitabile rottura delle proteine muscolari. Inoltre, con le loro proprietà anti-infiammatorie, contribuiscono a mantenere l’infiammazione sotto controllo, permettendoti di raggiungere prestazioni migliori e di recuperare più velocemente.
Gli integratori di Omega-3? Una mossa vincente nella tua routine di bodybuilding.

Acidi grassi Omega-3: benefici e biodisponibilità a confronto tra fonti animali e vegetali

Gli acidi grassi Omega-3, disponibili come EPA e DHA nel pesce e come ALA nei vegetali, sono essenziali per la salute.
Ricerche evidenziano che EPA e DHA sono più biodisponibili rispetto all’ALA, rendendoli più efficaci nel promuovere il benessere generale in breve tempo.
La conversione dell’ALA in EPA e DHA è limitata e dipende da fattori come età e sesso, riducendosi con l’avanzare degli anni.
Quindi il contributo di Omega-3 che l’olio di pesce o gli integratori alimentari che combinano EPA e DHA possono dare direttamente è almeno di 10 volte maggiore rispetto alle fonti vegetali 
E se non si assume abbastanza pesce, è bene valutare l’integrazione con prodotti ad alto contenuto di EPA e DHA, come A-M B-Well Omega-3 e Liquid Gold.

La Magia degli Omega-3 nel Recupero Muscolare

Gli Omega-3 sono come una boccata d’aria fresca per i tuoi muscoli dopo un allenamento intenso. Studi dimostrano che questi acidi grassi possono alleviare il dolore muscolare e ottimizzare il processo di recupero del tuo corpo. Che tu preferisca integrarli con gli oli di pesce o facendo festa di salmone e pesce azzurro, l’effetto è una riparazione muscolare più rapida ed efficace.

Omega-3 e la Crescita Muscolare: Un’Armonia Perfetta

La crescita muscolare è un’arte, e gli Omega-3 sono i pennelli che la perfezionano. Riducono l’infiammazione, migliorano il flusso sanguigno ai muscoli e potenziano la sintesi proteica muscolare, un trio d’oro per costruire e riparare il tessuto muscolare. Includi cibi e integratori ricchi di Omega-3 nella tua dieta per una crescita muscolare ottimale e un recupero da campione.

Gli Omega-3 come Fondamenta della Dieta del Culturista

Se vuoi essere al top delle tue prestazioni, gli Omega-3 devono essere il fondamento della tua dieta da culturista.
Riducono l’infiammazione, promuovono il recupero muscolare e contribuiscono a forza e resistenza.
Non dimentichiamoci della loro importanza nella salute delle articolazioni, essenziale per chi pratica allenamenti intensi.
E non è tutto: gli Omega-3 supportano anche il cuore e il cervello, assicurandoti che il tuo corpo sia pronto per allenamenti di alto livello. Integrare gli Omega-3 è la chiave per un bodybuilding efficace e una salute a lungo termine.

Il Dosaggio Consigliato per il Successo del Culturista

Secondo la ISSM (International Society of Sports Nutrition), i culturisti possono trarre beneficio da 1,6 grammi di acidi grassi omega-3 combinati EPA e DHA al giorno. Questo dosaggio è la formula magica per ridurre l’infiammazione, migliorare la salute delle articolazioni e sostenere il recupero muscolare. I culturisti, prendete nota!

Effetti Collaterali? Un Piccolo Prezzo da Pagare per la Grandezza

Gli integratori Omega-3 sono generalmente sicuri, ma come tutto nella vita, possono avere piccoli inconvenienti. Il retrogusto di pesce è un’esperienza che alcuni devono affrontare, ma può essere facilmente gestito assumendo gli integratori durante i pasti.
Attenzione anche al leggero effetto anticoagulante, specialmente se stai già assumendo farmaci.
Prima di iniziare una nuova routine, soprattutto se hai problemi di salute preesistenti o stai assumendo farmaci, consultati con un medico.

Conclusione: Il Tuo Passaporto per il Successo nel Bodybuilding

In conclusione, integrare gli Omega-3 nella tua routine di bodybuilding è la mossa vincente che aspettavi. Riduci l’infiammazione, migliora la salute cardiovascolare, ottimizza la sensibilità insulinica e sperimenta una riduzione del dolore muscolare post-allenamento.
Gli Omega-3 sono il tuo biglietto vincente per una crescita muscolare senza compromessi e una performance da campione.
Scegli con saggezza gli integratori di alta qualità, bilancia EPA e DHA e preparati a raggiungere i tuoi obiettivi di fitness come mai prima.

Gli Omega-3 per un Anno di Salute e Vitalità!

Inizia il 2024 con il benessere che meriti!

Un nuovo anno è l’occasione perfetta per prenderti cura di te e del tuo benessere psicofisico.
A-M B-Well è al tuo fianco in questa sfida, offrendoti integratori di Omega-3 di altissima qualità, sicuri, sostenibili e scientificamente provati; grassi “buoni” che spesso purtroppo mancano nella nostra alimentazione.
Scopri come gli Omega-3 possono aiutarti a migliorare la tua salute e il tuo umore per avere un 2024 al top!

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Gli Omega-3 per un Anno di Salute e Vitalità!

Gli Omega-3: i grassi che fanno bene al tuo cuore, al tuo cervello e alla tua vista

Gli Omega-3 sono grassi polinsaturi che hanno molti benefici per il tuo benessere.
A differenza dei grassi saturi, che rendono le membrane cellulari rigide e ostacolano le funzioni vitali, gli Omega-3 le rendono fluide e facilitano la trasmissione dell’impulso nervoso, la regolazione ormonale, la difesa immunitaria e molto altro.
Anche alcuni pesci, come il salmone, hanno le membrane cellulari fluide grazie agli Omega-3, e per questo riescono a vivere in acque fredde e profonde.

Gli Omega-3 hanno anche un’azione antinfiammatoria, che li rende preferibili ad altri grassi polinsaturi, come gli Omega-6.
Gli Omega-3 infatti regolano l’attività delle cellule immunitarie e producono molecole che attenuano o spengono l’infiammazione.
Questo ti aiuta a prevenire o alleviare diverse condizioni associate a un’infiammazione cronica, come l’artrosi, le malattie cardiovascolari, il diabete, l’obesità e persino il Covid-19.
Gli Omega-3 quindi ti proteggono dalle minacce per la tua salute e ti fanno sentire meglio. Infatti, tra i molti benefici per il tuo benessere dimostrati da decenni di ricerche scientifiche, gli Omega-3:

  • aiutano il cervello e la vista a svilupparsi e a funzionare bene;
  • proteggono il cuore e il sistema circolatorio;
  • regolano i livelli di trigliceridi e la pressione del sangue.

Questi effetti ti fanno vivere meglio ogni giorno, fornendo alle tue cellule l’ossigeno e i nutrienti di cui hanno bisogno e rendendo più produttive le tue giornate.

Purtroppo, spesso non assumiamo abbastanza Omega-3, perché la nostra alimentazione è ricca di grassi saturi e di Omega-6, che hanno un’azione infiammatoria.
Gli Omega-6 si trovano in molti oli vegetali, nella frutta secca e nei prodotti industriali.
Se consumiamo troppi Omega-6 e pochi Omega-3, il nostro organismo si infiamma e si ammala.
Per evitare questo problema, dobbiamo aumentare il consumo di Omega-3, sostituendo i grassi saturi con fonti di Omega-3, come il pesce grasso.
Il pesce grasso contiene EPA e DHA, le forme attive di Omega-3, che il nostro organismo usa direttamente.
Altre fonti, come le noci e i semi di lino, contengono ALA, il precursore di EPA e DHA, che però il nostro organismo trasforma con difficoltà e in modo insufficiente.

Se la tua alimentazione è carente di Omega-3, con una sola capsula di A-M B-Well Omega-3 ti assicuri ben 600 mg di Omega-3 EPA e DHA ad alta biodisponibilità e certificati da IFOS per purezza, concentrazione, freschezza e radioattività. Un solo cucchiaino da tè di Liquid Gold apporta invece ben 3000 mg di Omega-3 EPA e DHA. Se volessi provare ad ottenere quella quantità solo dal cibo, finiresti per mangiare un pesce (intero) al giorno.

Olio di pesce per curare la depressione?

L’olio di pesce è noto soprattutto per i suoi benefici per la salute del cuore, ma l’olio di pesce ricco di Omega-3 EPA e DHA ha anche un potente effetto sull’umore. 
Gli studi hanno dimostrato che le persone che vivono in paesi con livelli più elevati di consumo di pesce  hanno tassi di depressione più bassi.

Considerando che circa il 5% della popolazione mondiale soffre di depressione, è urgente trovare trattamenti che possano aiutare a prevenirla, alleviarne i sintomi correlati o invertirla del tutto. 

Sempre più studi clinici indicano gli Omega-3 come una soluzione scientifica per i disturbi dell’umore (e siamo entusiasti di vedere che l’olio di pesce riceve l’attenzione che merita). 

Sul British Journal of Nutrition è stata pubblicata un’ampia revisione e un’analisi combinata di decenni di studi sull’assunzione di Omega-3 per verificarne l’impatto sulla depressione.

Ecco cosa ha scoperto questo ultimo studio (e la quantità esatta di Omega-3 giornalieri che dovresti assumere).

Lo studio

Gli autori di questa ricerca hanno deciso di analizzare i risultati degli studi di intervento randomizzati e controllati condotti per valutare gli effetti di una supplementazione con acidi grassi Omega-3 sul rischio di malattie depressive in soggetti sani, o sull’evoluzione del quadro clinico in persone già colpite da queste patologie.
La metanalisi ha riguardato complessivamente 67 studi, la maggior parte dei quali ha utilizzato combinazioni di EPA e DHA, a dosaggi molto vari.

I risultati hanno rivelato che l’olio di pesce è benefico per chi soffre di depressione

Dopo aver analizzato tutti questi studi, i dati hanno mostrato chiaramente (e in modo significativo) che il consumo di olio di pesce ha aiutato le persone con sintomi depressivi a sentirsi meglio. 

Più specificamente, per ogni aumento di 1 grammo negli integratori di acidi grassi Omega-3, si è verificato un notevole miglioramento nella gravità della depressione. 

Nei soggetti con diagnosi di depressione, la probabilità di remissione era aumentata di due volte e mezzo circa tra i soggetti trattati con Omega-3; anche la severità della patologia sembrava influenzata favorevolmente per dosaggi fino a 2,5 g al giorno.
La metanalisi suggerisce quindi un effetto favorevole degli Omega-3 nella risoluzione degli episodi depressivi, e nella riduzione della loro severità.

Sebbene i ricercatori non abbiano ancora ben chiaro il modo specifico in cui EPA e DHA agiscono per raggiungere il benessere mentale , ipotizzano che ciò potrebbe essere dovuto al loro ruolo nel promuovere il flusso sanguigno, preservare le membrane cellulari e interagire con le molecole nel cervello legate all’umore.
Infatti le membrane cellulari sono costituite in parte da Omega-3. È possibile che l’aumento dei livelli di Omega-3 renda più facile il passaggio della serotonina – una sostanza chimica che trasporta messaggi da una cellula cerebrale all’altra – attraverso le membrane cellulari.

Aiuta a prevenire la depressione?

Ma l’assunzione di Omega-3 non sembra aiutare a impedire alle persone affette da depressione di svilupparla. 

Mentre i dati passati sulla popolazione mostrano che un maggiore consumo di pesce e livelli di Omega-3 circolanti nel sangue sono collegati a tassi di depressione più bassi, indicando che esiste una correlazione tra i due, i dati degli studi clinici non mostrano in modo coerente che l’aumento dell’assunzione di Omega-3 sia un fattore positivo per scongiurare la depressione

Quindi, di quanto olio di pesce hai bisogno per vedere dei benefici?  

I ricercatori hanno scoperto che la dose giornaliera più benefica di Omega-3 EPA e DHA per i sintomi depressivi varia da 1 a 1,5 grammi. 

Assumendone meno, potresti non vedere alcun vantaggio (o non tanto beneficio). 

Ciò è in linea con la quantità tipica di Omega-3 associata alla prevenzione delle malattie cardiovascolari .

Ma la maggior parte delle persone non si avvicina a questa quantità  su base giornaliera. 

Come aumentare l’assunzione di Omega-3

Un modo per aumentare l’apporto di Omega-3 è mangiare più pesce grasso. L’ American Heart Association consiglia di mangiare almeno una o due porzioni di pesce azzurro (come salmone, sgombro, aringhe e acciughe) alla settimana.

Una porzione da 100 grammi di questi pesci fornisce in genere dai 250 ai 500 milligrammi di EPA e DHA combinati . 

Per aumentare in modo più efficace e costante l’apporto di Omega-3, è una buona idea affidarsi a un integratore di alta qualità. 
Se la tua alimentazione è carente di Omega-3, con una sola capsula di A-M B-Well Omega-3 ti assicuri ben 600 mg di Omega-3 EPA e DHA ad alta biodisponibilità e certificati da IFOS per purezza, concentrazione, freschezza e radioattività.
Un solo cucchiaino da tè di Liquid Gold apporta invece ben 3000 mg di Omega-3 EPA e DHA.

Se volessi provare ad ottenere quella quantità solo dal cibo, finiresti per mangiare un pesce (intero) al giorno . 

Riepilogo

Gli Omega-3 svolgono chiaramente un ruolo nella salute mentale. Sempre più ricerche dimostrano che quantità elevate di EPA e DHA al giorno sono benefiche per le persone che soffrono di depressione e altri disturbi dell’umore. 

Ottenere la quantità terapeutica di Omega-3 (considerata tra 1 e 1,5 grammi al giorno) per benefici sulla salute del cervello e cardiaca è davvero difficile da ottenere attraverso la sola alimentazione, quindi assumere un integratore di qualità è probabilmente la strada migliore da intraprendere.

Da 20 anni A-M B-Well produce integratori di Omega-3 certificati IFOS per purezza, concentrazione, freschezza e radioattività e SOLO nella forma di trigliceride naturale, la migliore sul mercato.

Puoi acquistarli direttamente dal produttore sul sito: www.oliodipesce.com

5 errori che le persone commettono quando assumono Omega-3

Se stai già assumendo un prodotto A-M B-Well, sei sicuramente un consumatore consapevole e presti attenzione ai dettagli.
Ti rendi conto che affinché un Omega-3 sia efficace, hai bisogno di un prodotto di alta qualità che sia fresco, concentrato, biodiposnibile e certificato per la sua purezza.

Dopo due decenni in cui ho lavorato nel campo dell’olio di pesce, tuttavia, vedo ancora molti clienti commettere errori quando assumono i loro Omega-3.

Errori che in realtà impediscono loro di sperimentare i benefici a livello cerebrale, articolare e cardiovascolare di questi potenti acidi grassi.

Ecco i 5 errori che le persone commettono quando assumono Omega-3 e come correggerli.

1) Assumere la dose sbagliata di olio di pesce

“Prendere un po’ di Omega-3 è meglio di niente”
AlcunI clienti confessano di assumere intenzionalmente una dose inferiore a quella raccomandata perché il prodotto è costoso e stanno cercando di farlo durare più a lungo.
Sfortunatamente, non ci sono molte ricerche che dimostrino che “ assumere un po’ di Omega-3 è meglio di niente”.

Infatti, per vedere effetti benefici è necessario mantenere una certa dose soglia.
Dalla salute del cervello alla gestione del dolore cronico , gli studi hanno costantemente dimostrato che dosi più elevate di olio di pesce sono vitali per ottenere risultati.

Riepilogo: per ottenere un ritorno sul tuo investimento in Omega-3, assicurati di assumere una dose efficace.
Per gli adulti che assumono 3 capsule di A-M B-Well Omega-3 oppure 1 cucchiano da tè di Liquid Gold si è sicuri di essere sulla buona strada se il flacone termina in circa 1 mese.

2) Lasciare irrancidire l’olio di pesce

La freschezza dell’olio di pesce è importante sia per ragioni di sicurezza che di efficacia.
Trovare un prodotto certificato per la sua freschezza è fondamentale, ma i clienti devono anche capire in che modo le loro azioni possono influire sulla sua freschezza.
L’ossigeno è il principale responsabile dell’ossidazione dell’olio di pesce .
Mentre il prodotto in capsule rimane protetto al loro interno, una volta aperto un flacone di Liquid Gold ed esposto l’olio all’ossigeno, dopo circa 5 settimane inzierà a diventare rancido.
Se l’olio ha iniziato ad avere un sapore e un odore sgradevole di pesce, procurati un nuovo flacone.

Riepilogo: una volta aperta un flacone di Liquid Gold, consumalo entro 4 – 5 settimane. Per allungare la scadenza puoi conservare i flaconi di Liquid Gold non aperti nel congelatore per un massimo di 6 mesi.
Il prodotto in capsule può essere invece conservato tranquillamente a una temperatura ambiente di 25° dopo l’apertura.

3) Assumere Omega-3 a stomaco vuoto

Puoi assumere l’olio di pesce senza problemi, in qualsiasi momento della giornata,.
Tuttavia, ti sconsiglio l’assunzione di olio di pesce a stomaco vuoto per due motivi principali: il primo è che gli integratori di Omega 3 sono più facilmente assimilabili se vengono digeriti con altri alimenti anziché a stomaco vuoto.
In secondo luogo, se assunti contemporaneamente ad altri alimenti, gli Omega-3 vengono assorbiti meglio perché i grassi del pasto consentono l’attivazione degli enzimi pancreatici.

Il consiglio quindi è di assumerii durante i pasti per favorirne un migliore assorbimento e per migliorare la biodisponibilità degli acidi grassi Omega-3.
Se utlizzi le capsule puoi suddividerle tra i pasti oppure ingerirle tutte insieme.

Riepilogo: non esiste un orario perfetto per assumere l’olio di pesce.
Però ricorda che gli Omega-3 vengono assorbiti meglio se consumati subito prima, durante o subito dopo un pasto. Se hai problemi di digestione, il momento ideale è subito prima di un pasto.

4) Non assumere costantemente olio di pesce

Sviluppare una nuova routine può essere complicato.

A volte sento clienti che saltano deliberatamente l’assunzione di Omega-3 nei fine settimana, quando la scuola non è aperta, mentre sono in vacanza, ecc. Anche se posso capire l’impulso di risparmiare denaro o concedersi una “giornata di sgarro”, non lo consiglio. Ecco perché:

Innanzitutto, saltare regolarmente la dose giornaliera di Omega-3 aumenta la probabilità di dimenticarsene del tutto. In secondo luogo, è più probabile che non sentirai la differenza perché stai impedendo al tuo corpo di accumulare una scorta adeguata. Gli Omega-3 sono parte integrante del sano funzionamento di tutte le nostre cellule . Per questo motivo si esauriscono rapidamente. Per svolgere al meglio il loro ruolo, le nostre cellule necessitano di un apporto regolare di questi acidi grassi (e le tipiche “ alimentazioni occidentali ” semplicemente non ne forniscono abbastanza).

Non sto dicendo che se salti un giorno, sarai condannato a una vita di perpetua nebbia cerebrale e articolazioni doloranti. Ma sto dicendo che se stai investendo per la prima volta in un prodotto Omega-3 di qualità, non privarti intenzionalmente di buoni risultati.

Riepilogo: è meglio assumere l’olio di pesce ogni giorno. Costruisci una routine assumendo la dose ogni giorno alla stessa ora, impostando un promemoria sul telefono o aggiungendo un post-it al frigorifero. Se viaggi regolarmente per lavoro o per piacere, A-M B-Well capsule è sicuramente la soluzione migliore, in quanto Liquid Gold ha bisogno di essere tenuto in frigorifero dopo l’apertura.


Con il tempo, la costanza e l’attenzione nell’assumere una dose giornaliera efficace, sono certa che otterrai benefici significativi.

Anne-Marie Blacker
Presidente e Fondatrice
A-M B-Well Inc.

Gli Omega-3 sono benefici anche per i reni?

Recenti ricerche hanno stabilito un legame tra l’assunzione di Omega 3 e un ridotto rischio di sviluppare problemi renali cronici.

La malattia renale cronica (IRC) colpisce circa 700 milioni di persone in tutto il mondo e può portare a insufficienza renale e morte.
Pertanto, è necessario identificare i fattori che possono impedirne la comparsa e la progressione.
A questo proposito, uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha rilevato che livelli più elevati di Omega 3  nell’alimentazione sono associati a un ridotto rischio di malattia renale cronica e a una migliore funzionalità renale.

Lo studio

Ricerche precedenti avevano suggerito che gli acidi grassi polinsaturi Omega-3  possono avere effetti benefici sulla funzionalità renale, ma le prove erano limitate e si basavano principalmente su questionari dietetici. 

Per esplorare ulteriormente gli effetti degli Omega-3 sui reni, un team internazionale guidato da ricercatori del George Institute for Global Health e dell’Università del New South Wales ha riunito i risultati di 19 studi condotti in 12 paesi per esaminare l’associazione tra i livelli di Omega-3 e lo sviluppo della malattia renale cronica.

Nell’analisi principale sono stati inclusi un totale di 25.570 partecipanti.
La loro età media varia dai 49 ai 77 anni.
Dopo aver preso in considerazione una serie di altri fattori, tra cui età, sesso, razza, indice di massa corporea, fumo, consumo di alcol, attività fisica, malattie cardiache e diabete, i ricercatori hanno scoperto che i livelli totali di Omega-3 di origine marina sono associati a un  rischio inferiore di viluppare della malattia renale cronica.

La ricerca ha ipotizzato che gli Omega-3 di origine marina, contrariamente a quelli di origine vegetale, aiutano a mediare fattori di rischio metabolici come lipidi, glucosio e profilo infiammatorio per prevenire la malattia renale cronica.

Gli Omega-3 di origine vegetale invece si ossidano più rapidamente nel corpo e gli autori sostengono che il loro consumo da solo non è sufficiente per mantenere la salute renale. 

Omega-3 per la salute dei tuoi polmoni

Secondo uno studio condotto dalla Cornell University gli Omega-3 sono benefici nel mantenimento della salute dei polmoni.

L’ampio studio condotto su adulti sani sottolinea l’importanza della presenza di Omega-3 nell’alimentazione.

 “Sappiamo molto sul ruolo della nutrizione nel cancro e nelle malattie cardiovascolari, ma il ruolo della dieta nelle malattie polmonari croniche non è stato completamente studiato” ha affermato l’autrice Patricia A. Cassano, Ph.D. 
“Questo studio aggiunge prove sempre più evidenti che gli Omega-3,  parte di un’alimentazione sana, possono essere importanti anche per la salute dei polmoni”.

Secondo i ricercatori, c’è un crescente interesse nel cercare di scoprire se gli interventi nutrizionali possono aiutare a prevenire le malattie polmonari.
Studi precedenti hanno suggerito che gli Omega-3 possono essere utili, in gran parte a causa dei loro comprovati effetti antinfiammatori, ma mancavano studi approfonditi su questa associazione.
Per saperne di più, i ricercatori hanno sviluppato uno studio in due parti esaminando nel tempo l’associazione tra i livelli ematici di acidi grassi Omega-3  e la funzione polmonare.

I risultati della ricerca

Nella prima parte, i ricercatori hanno condotto uno studio osservazionale  che ha coinvolto più di 15.000 pazienti americani. 
Lo studio ha evidenziato che le persone con più alti livelli di Omega 3 nel sangue preservavano nel tempo una migliore funzionalità polmonare.  
I ricercatori hanno osservato l’associazione più forte con gli Omega-3 di tipo DHA.

Nella seconda parte, i ricercatori hanno analizzato i dati genetici di un ampio studio su pazienti europei (più di 500.000 partecipanti) della Biobanca britannica.
Anche in questo casoi  risultati hanno mostrato che livelli più elevati di Omega-3 erano associati a una migliore funzionalità polmonare.

 “Stiamo iniziando a muoverci davvero verso una nutrizione di precisione per curare le malattie polmonari”, ha detto la Dott.ssa Patchen. “In futuro, ciò potrebbe tradursi in raccomandazioni dietetiche personalizzate per le persone ad alto rischio di malattia polmonare cronica. “

Fonte in italiano: Ansa

Fonte in inglese: American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine

Gli Omega-3 proteggono l’udito

Si stima che circa il 20% delle persone – oltre 1,5 miliardi di persone in tutto il mondo – conviva con una perdita dell’udito, e si prevede che questo numero aumenterà con l’invecchiamento della popolazione nei prossimi decenni.

La perdita dell’udito può variare da lieve a profonda, influenza la comunicazione e le interazioni sociali, le opportunità educative e lavorative e molti altri aspetti della vita quotidiana.

Uno studio recente collega livelli più elevati di Omega-3 DHA con una ridotta probabilità di difficoltà uditive legate all’età, rafforzando la crescente evidenza del ruolo degli Omega-3 nel mantenimento della salute e nella prevenzione dei disturbi legati all’invecchiamento.
I ricercatori hanno verificato che i soggetti con livelli di Omega-3 DHA più elevati avevano fino al 20% in meno di probabilità di avere problemi di udito legati all’età rispetto a quelli con livelli di DHA più bassi.

“In precedenza è stato riscontrato che livelli più elevati di DHA sono associati a un minor rischio di malattie cardiache, deterioramento cognitivo e morte. Il nostro studio estende questi risultati per suggerire un ruolo del DHA nel mantenimento della funzione uditiva e nel contribuire a ridurre il rischio di perdita dell’udito legata all’età”, ha affermato Michael I. McBurney, PhD, scienziato del Fatty Acid Research Institute e professore presso il Dipartimento di Salute Umana e Scienze della Nutrizione dell’Università di Guelph.

Utilizzando i dati della Biobanca del Regno Unito, i ricercatori hanno analizzato lo stato uditivo auto-riferito e i livelli di DHA nel sangue di oltre 100.000 persone di età compresa tra 40 e 69 anni.
I risultati hanno mostrato che le persone con livelli di DHA nel sangue più elevati avevano il 16% in meno di probabilità di rispondere sì alla domanda “hai difficoltà a sentire” rispetto a quelle del gruppo con livelli di DHA più bassi.
Allo stesso modo, coloro con livelli di DHA più elevatiavevano l’11% in meno di probabilità di rispondere sì alla domanda “hai difficoltà a seguire le conversazioni quando c’è rumore di fondo” rispetto alle persone con livelli più bassi di DHA.

I risultati si aggiungono a un crescente numero di prove dell’importanza degli acidi grassi Omega-3 per mantenere la salute e aiutare a proteggere dal declino correlato all’invecchiamento in una varietà di funzioni corporee.
Gli Omega-3 possono aiutare a proteggere la salute delle cellule dell’orecchio interno e mitigare le risposte infiammatorie a rumori forti, sostanze chimiche o infezioni.
Precedenti studi condotti su anziani e animali hanno similmente suggerito che livelli più elevati di Omega-3 sono inversamente correlati e potrebbero proteggere dalla perdita dell’udito legata all’età.

I nostri corpi hanno una capacità limitata di produrre DHA, quindi la quantità di DHA presente nel nostro sangue e nei nostri tessuti dipende in gran parte dall’assunzione di Omega-3.
I livelli di DHA possono essere aumentati consumando regolarmente pesce o assumendo integratori alimentari.

Ci sono prove evidenti che livelli più elevati di acidi grassi Omega-3 nel sangue sono benefici“, ha affermato McBurney. “I pesci grassi e gli integratori di Omega-3 sono entrambe buone fonti alimentari. Se si sceglie di utilizzare un integratore alimentare, è opportuno confrontare i prodotti leggendo in etichetta le Informazioni nutrizionali per il contenuto di Omega-3 EPA e DHA.”

Ogni capsula di Omega-3 A-M B-Well contiene 200 mg di Omega-3 di tipo DHA, mentre 1 cucchiaino da tè (5 ml) di Liquid Gold contiene 1 g di DHA.

Fonte: American Society for Nutrition

Omega-3 e dolore: funzionano davvero?

Gli Omega-3 possono aiutare a ridurre l’uso dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Per ottenere benefici è però necessario assumerne almeno 3 g al giorno.

Si stima che una persona su cinque viva con dolore cronico (1). 

Quel che è peggio è che molti di questi malati non credono che il trattamento medico possa essere d’aiuto o temono che il trattamento crei più effetti collaterali indesiderati del dolore stesso.

In effetti, molti antidolorifici e farmaci progettati per ridurre l’infiammazione possono causare gravi effetti collaterali come problemi gastrointestinali e dipendenza. Ma esiste un agente antinfiammatorio naturale che può anche aiutare a gestire il dolore, se utilizzato con la giusta dose e qualità.

Olio di pesce Omega-3 per alleviare il dolore

Gli scienziati hanno studiato la relazione tra acidi grassi Omega-3 e riduzione del dolore sin dagli anni ’80 (2). 

Nel corso dei decenni, numerosi studi hanno scoperto che gli integratori di Omega-3 possono aiutare i pazienti a ridurre il bisogno di farmaci antidolorifici.

E’ ormai noto che i benefici degli Omega-3 dipendono dalla dose assunta. 
Per comprendere la quantità di Omega-3 necessari per ottenere risultati per combattere il dolore articolare cronico, diamo un’occhiata ad alcuni studi incentrati sull’artrite reumatoide:

Omega-3 e artrite reumatoide

Uno studio ben progettato, in doppio cieco, controllato con placebo del 2008 ha studiato l’effetto del consumo di 10 capsule di olio di fegato di merluzzo ogni giorno. 
Assumendo 2200 mg di EPA/DHA , un incredibile 65% dei pazienti ha ridotto significativamente il proprio uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) di oltre il 30%. 
Gli autori hanno notato, tuttavia, che molti partecipanti si sono ritirati presto dallo studio perché non amavano ingoiare 10 capsule al giorno e spesso avevano retrogusto di pesce e problemi gastrointestinali (un evento comune con le capsule di olio di pesce non purificato e certificato) (3) .

Analogamente, una meta-analisi del 2012 ha concluso che somministrare ai pazienti affetti da artrite reumatoide almeno 2700 mg di EPA/DHA al giorno per più di tre mesi ha ridotto il fabbisogno di antinfiammatori non steroidei FANS da parte dei pazienti (4).

Inoltre, una meta-analisi del 2017 ha anche concluso che gli integratori di Omega-3 avevano un potenziale terapeutico per ridurre il dolore da artrite reumatoide, con le dosi giornaliere tra 3000 e 6000 mg di Omega-3 che hanno mostrato un effetto maggiore (5). 
Se si utilizzassero capsule di olio di pesce generico, tale dosaggio significherebbe tra le 10 e le 20 capsule al giorno.

Perché gli Omega-3 hanno un impatto sul dolore

Ci sono buone ragioni scientifiche per affermare che gli Omega-3 prendono di mira il dolore cronico. 
In particolare, hanno potenti effetti antinfiammatori e operano su percorsi biochimici simili a quelli degli antidolorifici da banco (8, 9). 
Pertanto, non sorprende che l’assunzione costante di dosi adeguate di Omega-3 possa avere effetti simili a quelli dei FANS.

Inoltre, poiché gli Omega-3 influenzano positivamente il funzionamento cellulare e forniscono numerosi acidi grassi per i nostri batteri intestinali , possono essere in grado di aumentare i benefici di alcuni farmaci (10) e/o ridurre i loro effetti collaterali (ad es. ulcere) (11 ). 
In effetti, alcuni scienziati stanno esplorando il potenziale utilizzo degli Omega-3 per combattere i danni dell’uso di oppioidi (12, 13), sebbene siano ancora necessari studi clinici.

Una dose efficace di Omega-3 è fondamentale

Nonostante l’ampiezza delle prove scientifiche secondo cui gli Omega-3 possonoaiutare ad alleviare il dolore cronico, la maggior parte delle persone non lo sperimenta mai. Perché?

Sebbene gli effetti antidolorifici dell’olio di pesce siano riconosciuti da tempo (14), pochissime persone, inclusi i medici, comprendono che sono necessarie dosi sufficienti per ottenere risultati. 
Pertanto, i pazienti spesso perdono l’opportunità di migliorare la qualità della loro vita perché stanno assumendo quantità troppo basse.

Negli studi di cui sopra, i dosaggi di Omega-3 utilizzati per ottenere risultati antidolorifici variavano tra 2200 e 6000 mg di EPA/DHA al giorno. 
Questa quantità equivale a 170 – 350 grammi di salmone selvaggio, da 8 a 20 capsule di olio di pesce generico, 4 – 8 capsule di A-M B-Well Omega-3 oppure 1-2 cucchiaini da tè di Liquid Gold.

Poiché molte persone trovano difficile mangiare ogni giorno pesce o assumere capsule, l’utilizzo dell’olio di pesce liquido come Liquid Gold può facilitare l’ingestione di una dose efficace di Omega-3. 

Liquid Gold: il modo più semplice per ottenere i tuoi Omega-3 quotidiani

Gli Omega-3 non nagiscono rapidamente, in quanto occorre tempo perchè le loro proprietà benefiche agiscano sull’organismo.

Generalmente si ottengono i migliori effetti quando si assumono 3000 mg di EPA/DHA per un minimo di 12 settimane.
Per raggiungere questa dose occorrono circa 170 g di salmone selvaggio, 5 capsule di A-M B-Well Omega-3 oppure 1 cucchiano da tè (5 ml) di Liquid Gold.

Crediamo fermamente che milioni di persone potrebbero migliorare la qualità della loro vita assumendo dosi adeguate di Omega-3 ogni giorno. 
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Riferimenti agli studi scientifici:

1. Kuehn, B. (2018). Chronic Pain PrevalenceJAMA, 320(16). 1632.

2. Navarini, L., Afeltra, A., Gallo Afflitto, G., & Margiotta, D. (2017). Polyunsaturated Fatty Acids: Any Role in Rheumatoid Arthritis? Lipids in Health and Disease, 16(1), 197.

3. Galarraga, B., Ho, M., Youssef, H. M., et al. (2008). Cod Liver Oil (N-3 Fatty Acids) as an Non-Steroidal Anti-Inflammatory Drug Sparing Agent in Rheumatoid Arthritis. Rheumatology, 47(5), 665–669.

4. Lee, Y. H., Bae, S. C., Song, G. G. (2012). Omega-3 Polyunsaturated Fatty Acids and the Treatment of Rheumatoid Arthritis: A Meta-Analysis. Archives of Medical Research, 43(5), 356-362.

5. Abdulrazaq, M., Innes, J. K., Calder, P. C. (2017). Effect of ω-3 Polyunsaturated Fatty Acids on Arthritic Pain: A Systematic Review. Nutrition, 39-40: 57-66.

6. Senftleber, N. K., Nielsen, S. M., Andersen, J. R., et al. (2017). Marine Oil Supplements for Arthritis Pain: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Trials. Nutrients, 9(1), 42.

7. Sibille, K. T., King, C., Garrett, T. J., et al. (2018). Omega-6: Omega-3 PUFA Ratio, Pain, Functioning, and Distress in Adults With Knee Pain. The Clinical Journal of Pain, 34(2), 182–189.

8. Ye, J., & Ghosh, S. (2018). Omega-3 PUFA vs. NSAIDs for Preventing Cardiac Inflammation. Frontiers in Cardiovascular Medicine, 5, 146.

9. DiNicolantonio, J. J., O’Keefe, J. H. (2018). Importance of Maintaining Low Omega–6/Omega–3 Ratio for Reducing Inflammation. Open Heart: BMJ, e000946.

10. Laino, C. H., Fonseca, C., Sterin-Speziale, N., Slobodianik, N., Reinés, A. (2010). Potentiation of Omega-3 Fatty Acid Antidepressant-Like Effects with Low Non-Antidepressant Doses of Fluoxetine and Mirtazapine. European Journal of Pharmacology, 648 (1 – 3),117 – 126.

11. Park, J. M., Han, Y. M., Jeong, M. et al. (2015). Omega-3 Polyunsaturated Fatty Acids as an Angelus Custos to Rescue Patients from NSAID-Induced Gastroduodenal Damage. Journal of Gastroenterology, 50, 614–625.

12. Hakimian, J., Minasyan, A., Zhe-Ying, L., et al. 2017). Specific Behavioral and Cellular Adaptations Induced by Chronic Morphine Are Reduced by Dietary Omega-3 Polyunsaturated Fatty Acids. PloS One, 12(4), e0175090.

13. Hakimian, J. K., Dong, T. S., Barahona, J. A., et al. 2019). Dietary Supplementation with Omega-3 Polyunsaturated Fatty Acids Reduces Opioid-Seeking Behaviors and Alters the Gut Microbiome. Nutrients, 11(8), 1900.

14. Hill, C. et al. (2009). The Use of Fish Oil in the Community: Results of Population-Based Study. Rheumatology, 48(4), 441-2.

Qual è la dose di Omega-3 per ridurrre il rischio di Alzheimer?

In uno studio pubblicato nell’aprile 2023 su The American Journal of Clinical Nutrition i ricercatori hanno valutato l’associazione tra assunzione di acidi grassi polinsaturi Omega-3, decadimento cognitivo e demenza.

La malattia di Alzheimer, una malattia neurodegenerativa, è molto diffusa tra gli anziani e manca di terapie efficaci, giustificando l’identificazione di fattori di rischio che possono essere modificati per prevenirne e/o ritardarne l’insorgenza.

Gli Omega-3 migliorano lo sviluppo cerebrale e la cognizione e riducono l’infiammazione.
Lo studio ha esaminato se l’assunzione di Omega-3 previene la  malattia di Alzheimer, il declino cognitivo o la demenza.

Sono stati analizzati per sei anni i dati di 1.135 partecipanti di età compresa tra 55 e 90 anni,  e gli individui sono stati sottoposti a valutazione neuropsicologica e cognitiva all’inizio e al termne dello studio.

Tra i partecipanti allo studio, coloro che consumavano Omega-3 da lungo tempo hanno mostrato una riduzione del 64% del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer

Inoltre i ricercatori hanno evidenziato che l’assunzione di Omega-3 potrebbe prevenire il decadimento cognitivo o la demenza da qualsiasi causa del 20%, in particolare per l’assunzione di acido docosaesaenoico (DHA).

Il rischio di decadimento cognitivo tra gli anziani di età pari o superiore a 65 anni è stato ridotto significativamente del 23%.

Nel complesso, i risultati dello studio hanno mostrato che l’uso di acidi grassi polinsaturi Omega-3 ha ridotto significativamente il rischio di malattia di Alzheimer,  specialmente tra i consumatori a lungo termine.

I risultati della meta-analisi hanno rafforzato la relazione tra Omega-3 e i loro livelli di biomarcatori periferici e demenza, decadimento cognitivo o malattia di Alzheimer.
Questa scoperta si aggiunge ai numerosi studi che hanno dimostrato il ruolo degli Omega-3 nel contrastare la patologia e nel mantenimento della salute cerebrale tramite diversi meccanismi molecolari.

Gli autori hanno proposto che un grammo al giorno potrebbe essere considerato la dose soglia per l’assunzione di Omega-3 per prevenire il decadimento cognitivo.

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