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Gli Omega 3 ti aiutano anche d’estate

Un Alleato nei Periodi Più Caldi
Un Alleato nei Periodi Più Caldi

L’estate porta con sé una sensazione di spossatezza e stanchezza che molti di noi conoscono fin troppo bene.
Con il cambiamento climatico, il caldo eccessivo è diventato una seria minaccia per la salute, soprattutto nei Paesi ad alto reddito, dove è tra le principali cause di decesso legate al clima. Anche senza arrivare agli estremi, basta un’occhiata ai pronto soccorso per capire quanto il caldo possa diventare un’emergenza sanitaria.
I problemi principali colpiscono l’apparato cardiorespiratorio e la salute mentale, soprattutto per gli anziani, chi soffre di patologie croniche, le donne in gravidanza e i bambini piccoli.
Il caldo, inoltre, riduce la produttività e aumenta il rischio di infortuni per chi lavora o fa sport durante le giornate più torride.

Protezione per Cuore e Arterie in Estate
Il cuore è l’organo più a rischio durante i mesi estivi. Il caldo aumenta il lavoro del cuore, che deve pompare sangue più velocemente e con maggiore forza.
Questo stress può aggravare condizioni preesistenti e aumentare il rischio di infarto.
Gli Omega-3, in particolare l’EPA e il DHA presenti nel pesce, sono fondamentali per il buon funzionamento del cuore, soprattutto in estate.
Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), assumerne almeno 250 mg al giorno aiuta a proteggere il cuore e ridurre i rischi cardiovascolari e cerebrovascolari, che aumentano con il caldo.
Gli Omega-3 contribuiscono anche a mantenere la pressione sanguigna e i livelli di trigliceridi sotto controllo, riducendo lo stress su cuore e arterie.

Nutrimento per il Cervello al Caldo
Il cervello, che regola la risposta al caldo, ha anch’esso bisogno di attenzioni particolari.
Il DHA, l’Omega-3 più abbondante nel cervello, è essenziale per il suo corretto funzionamento a qualsiasi età.
Questo nutriente migliora la fluidità delle membrane neuronali, favorendo la trasmissione degli impulsi nervosi e proteggendo i neuroni dallo stress ossidativo e dall’infiammazione. Assicurare al cervello 250 mg di DHA al giorno, magari con integratori come A-M B-Well, è un modo semplice ed efficace per mantenerlo in salute durante l’estate.

Omega-3 per lo Sport Estivo
Se pratichi attività fisica anche nelle giornate più calde, gli Omega-3 possono aiutarti a farlo in sicurezza.
Che tu stia mantenendo i tuoi abituali livelli di allenamento o affrontando sfide fisiche intense, è importante evitare il colpo di calore e favorire il recupero muscolare.
Gli Omega-3 sostengono l’attività cardiaca necessaria per affrontare il caldo e regolano i processi infiammatori e lo stress ossidativo legati all’esercizio fisico.
Le loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti possono ottimizzare le performance sportive e prevenire dolori muscolari e difficoltà di recupero.
Nei periodi di attività intensa, potresti aver bisogno di dosi maggiori di Omega-3, fino a 2 grammi al giorno, per sostenere al meglio il tuo corpo.
Puoi assumerli facilmente con i prodotti A-MB-Well!

Gli Omega-3 contrastano lo stress?

Gli Omega-3 possono aiutare a gestire lo stress sin dalla nascita.

Omega-3 e stress
Omega-3 e stress

Studi su animali hanno dimostrato che la carenza di Omega-3 durante la gravidanza è collegata a una maggiore sensibilità allo stress, che può manifestarsi come ansia o depressione.

Negli esseri umani, bassi livelli di Omega-3 sono stati associati a stress psicologico, ansia e depressione.
Al contrario, l’assunzione di olio di pesce, ricco di EPA e DHA, è stata collegata a una riduzione dello stress percepito e a miglioramenti del benessere psicologico in persone con episodi di autolesionismo.
Sia giovani che anziani che assumono olio di pesce ricco di DHA mostrano una minore reazione aggressiva a situazioni stressanti e una riduzione dei sintomi del disturbo da stress post-traumatico.

Anche gli studenti sotto stress da esame che assumono Omega-3 hanno visto ridursi atteggiamenti aggressivi e infiammazioni legate all’ansia.

Gli Omega-3 regolano l’asse  ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), fondamentale nella risposta allo stress, riducendo la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress. Studi mostrano che un’alimentazione ricca di olio di pesce abbassa i livelli di cortisolo nel sangue e nella saliva, con benefici particolarmente evidenti nelle persone più sensibili allo stress cronico. 

Il legame tra Omega-3 e asse HPA è stato rilevato sia in modelli sperimentali sia nell’essere umano. L’ansia e la depressione manifestate dagli animali con carenza di Omega-3 prima della nascita sono state associate all’aumento dell’attività dell’asse HPA.

In sintesi Meccanismi di azione degli Omega-3 contro lo stress cronico:
1. Supportano la crescita neuronale: Gli Omega-3 promuovono la crescita degli assoni (la ramificazione attraverso cui un neurone trasferisce l’impulso nervoso a un altro neurone) e la plasticità delle sinapsi, contrastando gli effetti negativi dello stress cronico.
2. Migliorano il rilascio dei neurotrasmettitori alterato dallo stress.
3. Favoriscono la maturazione e la comunicazione delle cellule associate ai neuroni (astrociti), influenzate negativamente dallo stress.
4. Proprietà antinfiammatorie:Contrastano l’azione pro-infiammatoria dello stress cronico.

Per ottenere benefici, è consigliato assumere almeno 250 mg di Omega-3 DHA al giorno, presente in pesci grassi come tonno, sarde, sardine, acciughe, sgombro e salmone.

Nei periodi di forte stress è consigliabile una dose più sostanziosa, attraverso un integratore come A-M B-Well.
Con sole 3 capsule di A-M B-Well Omega-3 oppure 1 cucchiaino scarso di Liquid Gold si assumono ben 600 mg di DHA.

Integrare Omega-3 nella tua dieta quotidiana può essere una mossa vincente per migliorare la tua resistenza allo stress e promuovere il benessere psicologico.
I nostri integratori di alta qualità ti aiutano a sostenere il tuo equilibrio mentale e fisico!

Nuove conferme: gli Omega-3 ti allungano la vita

Omega-3 antiage
Omega-3 contro l’invecchiamento

Un recente studio pubblicato su Clinical Nutrition ha esplorato il legame tra gli omega 3 e la longevità, mostrando che alti livelli di questi acidi grassi sono associati a un rallentamento dell’accorciamento dei telomeri, marcatori dell’invecchiamento biologico.

Ricercatori polacchi e americani hanno utilizzato modelli animali per studiare l’effetto degli omega 3 sui telomeri.
I risultati hanno evidenziato che le cavie con alti livelli di omega 3 mostravano un tasso più lento di accorciamento dei telomeri rispetto al gruppo di controllo, suggerendo che gli omega 3 possono contrastare l’invecchiamento precoce.

I telomeri, situati all’estremità dei cromosomi, si accorciano con l’età e sono influenzati da infiammazione e stress ossidativo.
Il loro accorciamento è legato a malattie cardiovascolari, cancro, diabete e declino cognitivo.

Lo studio di Clinical Nutrition non è l’unico a suggerire un possibile legame tra gli acidi grassi omega 3 e la longevità.

Ulteriore conferma del loro ruolo arriva da una recente revisione di 58 articoli che ha confermato che gli omega 3 riducono il rischio di malattie cardiovascolari, grazie agli effetti benefici sulla pressione sanguigna, sui trigliceridi e sulla funzione endoteliale.
Hanno anche proprietà antinfiammatorie che aiutano contro l’artrite reumatoide e il cancro, e proteggono il sistema nervoso, prevenendo malattie neurodegenerative e migliorando le funzioni cognitive.

Inoltre, uno studio del 2021 sui telomeri aveva già mostrato che chi assume omega 3 ha una maggiore resilienza allo stress (riduzione del danno durante lo stress con spiccata attività antinfiammatoria e protezione dei componenti cellulari che diminuiscono a causa dell’invecchiamento).
I potenziali effetti anti-invecchiamento sono stati considerati particolarmente sorprendenti perché si sono verificati in persone sane ma anche sedentarie, sovrappeso e di mezza età , tutte caratteristiche quest’ultime che potrebbero portare a un rischio più elevato di invecchiamento accelerato.

Ricorda, l’olio di pesce è un integratore che apporta benessere a lungo termine.
I benefici non dovrebbero essere misurati in un rapido sollievo sintomatico, ma in termini di salute generale, prevenzione delle malattie e riduzione del rischio di morte prematura.

Gli Omega-3 sono efficaci per il trattamento dell’acne?

omega acne
Omega 3 e acne

L’acne può essere più di un semplice fastidio fisico; può avere un impatto significativo sulla nostra salute mentale.
Questa condizione cutanea, con le sue manifestazioni spesso evidenti sul viso e altre parti del corpo, può influenzare profondamente il benessere psicologico, specialmente durante l’adolescenza.

Ma l’acne non è solo un problema giovanile; colpisce anche adulti e persino bambini in alcune circostanze. 

L’acne può essere causata da una varietà di fattori, che vanno dai prodotti cosmetici e detergenti che utilizziamo alla nostra esposizione al sole e ai vestiti poco traspiranti.
Anche fattori genetici, ormonali, come la sindrome dell’ovaio policistico o la gravidanza, possono contribuire.
Inoltre, anche l’alimentazione e la resistenza all’insulina possono giocare un ruolo nell’insorgenza dell’acne.
Gestire l’acne può essere una sfida, con varie terapie topiche e sistemiche disponibili per affrontare i sintomi.

Ma c’è un’altra via che vale la pena esplorare: l’integrazione di Omega-3.

Gli Omega-3, grassi polinsaturi noti per le loro proprietà antinfiammatorie, potrebbero giocare infatti un ruolo importante nel controllo dell’acne.

Alcune ricerche suggeriscono che un adeguato apporto di Omega-3 potrebbe contribuire a ridurre l’infiammazione cutanea e migliorare la gravità delle lesioni acneiche.

L’assunzione di integratori contenenti EPA, uno degli Omega-3 presenti nel pesce, insieme a antiossidanti, è stata collegata a una riduzione delle lesioni acneiche.

Inoltre, l’olio di pesce è stato associato a una diminuzione della gravità dell’acne moderata-severa.
Alcuni studi hanno anche indicato che gli Omega-3 potrebbero migliorare l’efficacia di altre terapie per l’acne, come l’isotretinoina, agendo sulla flora batterica intestinale e riducendo l’infiammazione cutanea.
Inoltre, considerando che le popolazioni con un alto consumo di pesce tendono ad avere una minore incidenza di acne, sembra che l’integrazione di Omega-3 possa offrire un’ulteriore protezione contro questa malattia.

In sintesi, l’integrazione di Omega-3 per almeno 3 mesi potrebbe rappresentare un approccio naturale e efficace per gestire l’acne e promuovere una pelle più sana e luminosa.
Con A-M B-Well Omega-3, puoi sfruttare i benefici di questi preziosi grassi per migliorare la tua salute cutanea e il tuo benessere generale.

Quali sono i sintomi della carenza di Omega-3?

pesce capsule
Quali sono i sintomi della carenza di Omega-3?

Ti senti un po’ giù di morale ultimamente? Articolazioni doloranti, confusione mentale?

Le ragioni potrebbero essere molte, ma una potrebbe sorprenderti e non essere quella a cui tu e nemmeno il tuo medico pensate immediatamente.

È possibile che tu abbia a che fare con un’insufficienza di acidi grassi Omega-3 o addirittura con una carenza.
È risaputo infatti che sempre più persone, soprattutto negli Stati Uniti, ma anche in tutto il mondo, sono carenti di questi importanti nutrienti. 

Uno dei modi per capire se stai assumnedo abbastanza Omega-3 è considerare i sintomi che potrebbero manifestarsi in caso di carenza:

1. Pelle secca, capelli opachi, cuoio capelluto pruriginoso e unghie fragili.
Gli Omega-3 hanno un effetto antinfiammatorio anche sulla pelle, e possono aiutare a trattenere l’umidità. Non solo la pelle secca, ma anche un aumento dell’acne e dell’arrossamento della pelle possono essere segni di una carenza di Omega-3.
Anche gli occhi asciutti possono essere un segno che hai bisogno di più Omega-3 nel tuo corpo.Gli Omega-3 sono essenziali per mantenere la salute della pelle. La loro carenza può portare a secchezza cutanea e prurito persistente.

2. Dolori articolari:
Se avverti dolori articolari o rigidità articolare, gli Omega-3 possono aiutare a ridurre l’infiammazione e anche a lubrificare le articolazioni rigide.
Alcune ricerche hanno dimostrato che gli Omega-3 possono anche essere utili per ridurre i sintomi del dolore articolare associati all’artrite.

3. Sbalzi d’umore, problemi di memoria, confusione mentale, ansia, depressione.
Gli omega-3 sono necessari per il corretto funzionamento del cervello. Il DHA rappresenta, infatti, oltre il 90% di tutti gli omega-3, presenti nel nostro cervello, ed il 10/20% di tutto il grasso cerebrale.
Il DHA è particolarmente concentrato nella sostanza grigia e costituisce anche una parte importante della membrana cellulare dei neuroni.

4. Pressione alta.
Alcune ricerche hanno scoperto che gli omega-3 EPA e DHA potrebbero aiutare ad abbassare la pressione sanguigna o a mantenerla sana . Se la tua pressione sanguigna è più alta del normale, potrebbe essere un segno che non stai assumendo abbastanza omega-3 EPA e DHA nella tua dieta.

5. Stanchezza.
Se il tuo metabolismo è lento, è probabile che ti sentirai stanco e potresti persino voler fare un pisolino durante il giorno.
Alcune ricerche hanno dimostrato che gli Omega-3 hanno potenziali effetti sul miglioramento del metabolismo. Alcuni studi hanno riscontrato che dosi di olio di pesce tra i 3 e i 6 grammi al giorno per 12 settimane hanno aumentato i tassi metabolici.

Conclusioni
Se ti riconosci in alcuni dei sintomi citati sopra e la tua alimentazione non include quotidianamente fonti alimentari di Omega-3, è importante considerare l’utilizzo di un integratore certificato per purezza, concentrazione e freschezza come A-M B-Well Omega-3.

Anziani forti e agili con gli Omega-3

Anziani forti e agili con gli Omega-3
Anziani forti e agili con gli Omega-3

Secondo una ricerca pubblicata su The Journals of Gerontologyconsumare più pesce azzurro o integratori di olio di pesce può aiutare a prevenire la fragilità negli anziani.

“La fragilità è una sindrome geriatrica comune caratterizzata da perdita di peso involontaria, spossatezza, ritmo di camminata lento, scarsa attività fisica e scarsa forza di presa, che si traduce in esiti avversi per la salute tra cui cadute, fratture, ricovero ospedaliero, disabilità e morte”, hanno osservato i ricercatori.
“Con l’invecchiamento della popolazione, la percentuale della fragilità aumenta rapidamente, variando dal 12% al 24% in 62 paesi in tutto il mondo”.

Lo studio trasversale si è basato sui dati della Biobank del Regno Unito, un’ampia coorte di partecipanti di età compresa tra 40 e 69 anni, reclutati da 22 centri di valutazione tra marzo 2006 e dicembre 2010 in Inghilterra, Scozia e Galles.

La fragilità è stata definita utilizzando un indice modificato del Cardiovascolare Health Study, mentre i livelli plasmatici di omega-3 sono stati misurati mediante risonanza magnetica nucleare e tramite un questionario sulla frequenza alimentare.

L’incidenza della fragilità era inversamente associata ai livelli di omega-3, al consumo di pesce azzurro e all’uso di integratori di olio di pesce”, hanno riferito i ricercatori.

Il dottor William Harris, capo del Fatty Acid Research Institute ed editor dell’articolo, ha affermato che il contenuto ideale di omega-3 nei globuli rossi dovrebbe essere maggiore dell’8%.
Se i tuoi globuli rossi contengono il 4% di omega-3 (un livello basso) e vuoi arrivare all’8% in circa quattro mesi, hai bisogno di circa 1.400 mg al giorno di Omega-3 EPA+DHA sotto forma di trigliceridi naturali (forma TG come i prodotti A-M B-Well, ndr), mentre saranno necessari circa 2000 mg al giorno se assumi omega-3 sotto forma di estere etilico (EE, forma sintetica a minore biodiponibilità presente in altri integratori),” ha aggiunto.

“Considerando questi risultati insieme ai dati che mostrano che livelli più elevati di omega-3 sono fortemente legati a una maggiore longevità, la necessità di ottimizzare i livelli ematici di acidi grassi omega-3, attraverso la dieta o l’integrazione, è ancora più acuta”, ha concluso il dott. Harris.

Per assumere i 1400 mg di omega-3 citati dal Dott. Harris, è necessario mangiare ogni giorno ad esempio un filetto di salmone da 100 g, oppure assumere 2 capsule di Omega-3 A-M B-Well, equivalenti a mezzo cucchiaino da tè di Liquid Gold.

Gli Omega 3: Prima o Dopo i Pasti?

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Gli Omega 3: Prima o Dopo i Pasti?

Uno studio del 2019  ha evidenziato che l’assunzione di Omega-3 con alimenti che contengono grassi ne aumenta la biodisponibilità, facilitando l’assorbimento da parte del corpo.

Inoltre, uno studio precedente del 2015 riportava che l’assunzione di Omega-3 con un pasto a basso contenuto di grassi ne riduce invece l’assorbimento.

La strategia consigliata è quindi di assumere gli Omega-3 durante i pasti (solitamente quelli principali) che includono una fonte di grassi.
Questo approccio offre un duplice vantaggio:
– Massimizzazione dell’assorbimento degli Omega-3.
– Riduzione del rischio di effetti collaterali.

Gli Omega-3 infatti sono dei grassi, e assumerli insieme ad altre fonti lipidiche ne facilita l’assorbimento. Inoltre, questo può aiutare a prevenire fastidi come la sensazione di retrogusto di pesce.

Una domanda frequente che ci viene posta è quando sia meglio assumere gli Omega-3: prima o dopo i pasti?

Fondamentalmente assumere Omega-3 subito prima, durante, o subito dopo un pasto non fa alcuna differenza.

La scelta dipende dalle esigenze individuali e dalla tolleranza personale.
Si può testare autonomamente quale sia il momento del pasto che riduce eventuali effetti collaterali, oppure che possa essere ricordato più agevolmente.

Se si assumono più capsule al giorno si possono dividere tra più pasti contenenti grassi senza alcun problema.

L’importante è assumerli ai pasti con regolarità, per almeno 3 mesi per vedere dei benefici, e per tutta la vita se si desidera mantenerli, in quanto dopo poche settimane di interruzione dell’assunzione di Omega-3 i loro effetti benefici spariscono.

Nel caso che l’integratore utilizzato fosse di tipo generico, e quindi sprovvisto di certificazione IFOS che ne attesti purezza, concentrazione e freschezza, sarebbe senza dubbio opportuno effettuare delle pause tra i cicli di integrazione. Questo a causa di inquinanti tossici quali mercurio, diossine, pcb e arsenico, presenti nell’olio di pesce economico e non distillato molecolarmente, che si possono accumulare nel tuo organismo raggiungendo nel tempo dosaggi in grado di provocare patologie anche molto serie.

Se invece stai utilizzando un olio di pesce di altissima qualità con certificazione IFOS a 5 stelle come quello prodotto da A-M B-Well, il problema degli inquinanti non esiste, in quanto la distillazione molecolare multipla porta ad avere un prodotto ad altissima concentrazione, purezza ed efficacia.

03.03 La Giornata Mondiale degli Omega-3

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Omega-3 Day

Siamo entusiasti di unirci a milioni di persone in tutto il mondo per celebrare la Giornata Mondiale degli Omega-3!
Oggi è il giorno in cui riflettiamo sui preziosi benefici dei grassi polinsaturi Omega-3, e vogliamo condividere con voi informazioni cruciali su come integrarli nella vostra vita quotidiana per un benessere ottimale.

La situazione attuale: una carenza diffusa


È sorprendente scoprire che ancora oggi l’80% della popolazione mondiale non assume quantità adeguate di EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), due Omega-3 essenziali per il nostro organismo.
Persino nei Paesi sviluppati come gli Stati Uniti d’America, il 95% della popolazione non raggiunge le dosi consigliate.
Un problema di portata globale che potrebbe coinvolgere anche noi.

A-M B-Well: Il nostro impegno per la tua salute


In questa Giornata Mondiale degli Omega-3, vogliamo concentrarci sull’importanza di garantire un adeguato apporto di EPA e DHA. Come parte della nostra missione di promuovere il benessere, vi invitiamo a considerare attentamente questi nutrienti essenziali.

EPA e DHA: alleati insostituibili


Gli acidi grassi EPA e DHA offrono una serie di benefici riconosciuti ufficialmente, contribuendo al buon funzionamento del cuore, del cervello, della vista e promuovendo lo sviluppo fetale.
Certificati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), gli Omega-3 aiutano anche a mantenere nella norma i trigliceridi e la pressione.

Verso un benessere completo


Oltre agli effetti confermati, numerosi studi scientifici suggeriscono altri vantaggi degli Omega-3, inclusi quelli per la salute della pelle, il supporto alla donna in tutte le fasi della vita e il potenziamento delle performance sportive.
Le loro proprietà antinfiammatorie li distinguono dagli Omega-6, presenti in abbondanza nella dieta occidentale moderna e associati a stati infiammatori dannosi.

Indicazioni per un apporto ottimale


Le raccomandazioni attuali per una sana alimentazione italiana suggeriscono un consumo quotidiano minimo di 250 mg di EPA + DHA a qualsiasi età.
Durante fasi cruciali come l’infanzia e la gravidanza, sono consigliate dosi aggiuntive per garantire uno sviluppo ottimale del cervello e della vista.
Celebriamo insieme la Giornata Mondiale degli Omega-3 con impegno per una vita sana e equilibrata.

Gli Omega-3 riducono del 17% il rischio di ictus

Omega-3: alleati contro l’ictus
Omega-3: alleati contro l’ictus

Uno studio internazionale con oltre 180.000 partecipanti ha dimostrato che gli omega-3 possono proteggere dal rischio di ictus, la 3° causa di morte nonché la principale causa di invalidità permanente e/o disabilità nei paesi industrializzati.

Secondo la World Stroke Organization, un adulto su quattro subirà un ictus nel corso della propria vita, con un aumento dell’incidenza del 50% negli ultimi 20 anni e la seconda causa di morte a livello mondiale dopo le malattie cardiache.

Lo studio

Lo studio, pubblicato sulla rivista Stroke, ha anche smentito il timore che gli omega-3 possano favorire le emorragie cerebrali grazie al loro effetto fluidificante sul sangue.

Gli autori dello studio, tra cui il dottor William Harris, presidente del Fatty Acid Research Institute, hanno analizzato i livelli di omega-3 nel sangue e nei tessuti dei partecipanti, più di 183.000 soggetti provenienti da 15 paesi diversi, tra cui l’Italia.

Hanno scoperto che chi aveva i livelli più alti di omega-3 aveva il 17% in meno di probabilità di avere un ictus rispetto a chi ne aveva di meno.

Questo valeva sia per l’ictus ischemico, causato da un’ostruzione dei vasi sanguigni che irrora il cervello, che per l’ictus emorragico, causato da una rottura dei vasi sanguigni.

La parola agli scienziati autori della ricerca

Il dottor Harris ha spiegato che gli omega-3 potrebbero prevenire l’ictus rendendo il sangue più fluido, come fa l’aspirina, e riducendo l’infiammazione e i grassi nel sangue.

“Questi risultati sono estremamente entusiasmanti perché l’ictus è un evento devastante, che cambia drasticamente il percorso della vita delle persone, quindi trovare modi nutrizionali per ridurre il rischio di ictus che non richiedano farmaci è un’informazione importante e utile”, ha aggiunto.
“L’aumento dei livelli di omega-3 può essere ottenuto semplicemente mangiando più pesce ricco di omega-3 e/o assumendo integratori di omega-3”, ha spiegato il dottor Harris.
Il dottor Harry Rice, vicepresidente dell’Organizzazione globale per gli Omega-3 EPA e DHA, ha commentato che lo studio era molto solido e confermava i benefici degli omega-3 per la salute cardiovascolare. Ha aggiunto che era importante assumere abbastanza omega-3 nella dieta, sia mangiando pesce che prendendo integratori.

I punti essenziali

Livelli più alti di Omega-3 nel sangue significa un rischio minore del 17% di avere un ictus.
Gli omega-3 rendono il sangue più fluido, come fa l’aspirina, e riducono l’infiammazione e i grassi nel sangue.


Se la tua alimentazione è carente di Omega-3, con una sola capsula di A-M B-Well Omega-3 ti assicuri ben 600 mg di Omega-3 EPA e DHA ad alta biodisponibilità e certificati da IFOS per purezza, concentrazione, freschezza e radioattività.
Un solo cucchiaino da tè di Liquid Gold apporta invece ben 3000 mg di Omega-3 EPA e DHA.
Se volessi provare ad ottenere quella quantità solo dal cibo, finiresti per mangiare un pesce (intero) al giorno.

Gli Omega-3 migliorano la funzione polmonare.

omega polmoni
omega polmoni

I ricercatori presso la Uva Health e la School of Medicine dell’Università della Virginia hanno esaminato l’associazione tra i livelli di acidi grassi omega-3 nel plasma sanguigno e la progressione della fibrosi polmonare, nonché quanto tempo i pazienti potevano resistere senza necessitare di un trapianto.
I medici hanno scoperto che livelli più elevati di omega-3 erano associati a una migliore funzione polmonare e a una sopravvivenza più lunga senza trapianto.

“Abbiamo scoperto che livelli più elevati di acidi grassi omega-3 nel sangue, che riflettono diverse settimane di assunzione alimentare, erano collegati a una migliore funzione polmonare e a una sopravvivenza più lunga“, ha dichiarato il ricercatore John Kim, MD, esperto in pneumologia e terapia intensiva presso la UVA Health e la Scuola di Medicina dell’Università di Virginia.

Gli acidi grassi omega-3 sono già stati collegati a una serie di benefici per la salute.
Molti studi hanno suggerito, ad esempio, che potrebbero ridurre il rischio di malattie cardiache, ictus, alcuni tipi di cancro, malattia di Alzheimer e demenza.

Kim e i suoi colleghi volevano determinare se gli omega-3 potessero svolgere un ruolo protettivo nelle malattie polmonari interstiziali, un gruppo di patologie polmonari croniche che possono portare alla fibrosi polmonare.
Un problema crescente in tutto il mondo, la fibrosi polmonare è una condizione irreversibile che lascia i polmoni incapaci di scambiare adeguatamente ossigeno e anidride carbonica.
Ciò può causare dispnea, debolezza, incapacità di esercitarsi e una serie di altri sintomi. Fumare è un fattore di rischio significativo.

Lo studio

I ricercatori hanno esaminato dati anonimizzati su pazienti con malattie polmonari interstiziali raccolti nel Registro della Fondazione per la Fibrosi Polmonare, oltre alle informazioni fornite volontariamente dai pazienti presso la UVA Health e l’Università di Chicago.

In totale, gli scienziati hanno esaminato informazioni su più di 300 persone con malattie polmonari interstiziali. La maggior parte erano uomini (la fibrosi polmonare è più comune negli uomini che nelle donne) e molti soffrivano di fibrosi polmonare “idiopatica”, una delle condizioni che rientrano nel campo delle malattie polmonari interstiziali.

Omega3 migliorano la capacità polmonare e la sopravvivenza

I ricercatori hanno scoperto che livelli più elevati di acidi grassi omega-3 nel plasma sanguigno erano associati a una migliore capacità di scambio di anidride carbonica e a una sopravvivenza più lunga senza la necessità di un trapianto di polmone.
Questo non variava molto a seconda della storia del fumo o se i pazienti avevano malattie cardiovascolari.

“I livelli più elevati di acidi grassi omega-3 erano predittivi di migliori risultati clinici nella fibrosi polmonare”, ha detto Kim.

Nuovi studi potrebbero aprire la strada a trattamenti mirati

I medici affermano che sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio come gli omega-3 potrebbero conferire questo beneficio protettivo. Chiedono trial clinici e studi meccanicistici aggiuntivi per ottenere ulteriori approfondimenti e determinare se farmaci a base di acidi grassi omega-3 o cambiamenti nella dieta potrebbero migliorare gli esiti dei pazienti.

“Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se ci sono specifici acidi grassi omega-3 che possono essere benefici e, in tal caso, quali sono i loro meccanismi sottostanti”, ha affermato Kim. “Analogamente ad altre malattie croniche, speriamo di stabilire se interventi sulla nutrizione possano avere un impatto positivo sulla fibrosi polmonare.”

In poche parole

Gli Omega-3 migliorano la funzione polmonare.
In caso di fibrosi polmonare portano a migliori risultati clinici, e a una sopravvivenza più lunga senza la necessità di un trapianto di polmone.

Se la tua alimentazione è carente di Omega-3, con una sola capsula di A-M B-Well Omega-3 ti assicuri ben 600 mg di Omega-3 EPA e DHA ad alta biodisponibilità e certificati da IFOS per purezza, concentrazione, freschezza e radioattività.
Un solo cucchiaino da tè di Liquid Gold apporta invece ben 3000 mg di Omega-3 EPA e DHA.
Se volessi provare ad ottenere quella quantità solo dal cibo, finiresti per mangiare un pesce (intero) al giorno.


Fonte: CHEST Journal