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Riduci della metà gli effetti negativi dello smog

In uno studio del 2015 pubblicato su Lancet, veniva stimato che più di 4 milioni di decessi prematuri ogni anno potevano essere attribuiti all’inquinamento atmosferico, la maggior parte dei quali erano morti per cause cardiovascolari.

Mentre gli esatti meccanismi fisiopatologici che collegano l’inquinamento atmosferico con le malattie cardiovascolari non sono completamente noti, si ritiene che l’inquinamento contribuisca all’aumento della pressione sanguigna, l’infiammazione, lo stress ossidativo, la disfunzione endoteliale, la resistenza all’insulina e gli effetti trombotici.

Una ricerca pubblicata il 30 aprile 2019 sul Journal of the American College of Cardiologymostra come, in aree industriali molto inquinate, l’aggiunta di omega-3 all’alimentazione può “rappresentare un modo semplice ed efficace per proteggere la salute cardiovascolare” contro l’esposizione pericolosa alle emissioni inquinanti.

Nello studio randomizzato (eseguito dai ricercatori dell’Università Fudan dell’inquinatissima Shanghai, Cina) a 65 soggetti sani in età universitaria divisi in due gruppi sono stati somministrati 2,5 g al giorno di Omega-3 di origine marina oppure un placebo (olio di semi di girasole) per 4 mesi.

Il gruppo trattato con Omega-3 ha mostrato una significativa differenza rispetto al gruppo placebo dei livelli di interleuchina-6, un marker dell’infiammazione, e del fattore di von Willebrand (vWF) ed il fibrinogeno, due marcatori di coagulazione.
Inoltre, c’erano differenze significative tra i gruppi nella E-selectina, che è correlata alla funzione endoteliale, e biomarcatori dello stress ossidativo e della funzione neuroendocrina, come LDL ossidato e cortisolo.

Le quantità di Omega-3 utilizzate nello studio equivalgono a 4 capsule di PGFO capsule oppure mezzo cucchiaino da tè di Liquid Gold.

La ricerca conferma i risultati di un precedente studio del 2017 della Harvard Medical School, in cui veniva dimostrato che gli effetti nocivi dell’inquinamento possono essere diminuiti da un terzo alla metà grazie alla capacità degli Omega-3 di ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo.

Ti segnalo infine che è in spedizione il nuovo freschissimo lotto 1811027 di PGFO capsule (concentrazione 71% di Omega-3) con scadenza 11/2021.

Fonte: US National Library of Medicine National Institutes of Health

Gli Omega-3 ti difendono dalle malattie causate dallo SMOG

Gli Omega-3 possono ridurre della metà i danni causati dall’inquinamento atmosferico.

La scoperta arriva dalla Harvard Medical School che ha confermato come le particelle delle smog possano penetrare attraverso i polmoni in altri organi, come il cervello e i testicoli.

Lo smog aumenta enormemente il rischio di malattie: il 94% dei decessi è dovuto a malattie che vengono peggiorate o che sono fortemente correlate con lo smog, come malattie cardiovascolari (aumenta il rischio di aterosclerosi), ictus (lo smog entra nel cervello e potrebbe esserci anche una correlazione con l’Alzheimer), BPCO – broncopneumopatia cronica ostruttiva (chi abita in città ha un rischio maggiore del 54% di BPCO) e cancro ai polmoni.

L’inquinamento dell’aria, inoltre, aumenta il rischio di infezioni respiratorie acute.

In questo studio si dimostra che gli effetti dell’inquinamento possono essere diminuiti da un terzo alla metà grazie alla capacità di ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo degli Omega-3.

“Consiglio vivamente di assumere Omega-3 per contrastare i problemi di salute dovuti all’inquinamento atmosferico”, ha affermato il Dr. Kang, che ha diretto la ricerca.

I ricercatori raccomandano una dose di Omega-3 compresa tra i 2 e i 4 grammi al giorno, equivalenti a 4 capsule di A-M B-Well PGFO oppure 1 cucchiaino da tè di Liquid Gold.

Fonte in inglese: ScienceDirect

Difenditi dall’inquinamento dell’aria

Molti risultati clinici dimostrano che l’assunzione di Omega-3 protegge in maniera significativa la salute umana dall’inquinamento dell’aria.

L’inquinamento atmosferico e’ responsabile di un aumento della mortalità cardiovascolare e respiratoria e dello sviluppo dell’asma.

Infatti negli individui esposti all’inquinamento l’attività del sistema antiossidante di difesa e’ danneggiato.

Gli Omega-3 hanno mostrato di aumentare significativamente l’attività degli enzimi antiossidanti che contrastano lo stress ossidativo indotto dal PM2.5, il particolato più piccolo che ha la capacità di diffondersi fino agli alveoli polmonari.

Le proprietà anti-ossidanti ed anti-infiammatorie degli Omega-3 possono quindi prevenire lo sviluppo delle malattie croniche, cardiovascolari e polmonari.

Fonte in inglese: International Journal of Food and Nutritional Science

Questa pericolosa sostanza tossica potrebbe essere nel tuo piatto…

Il pesce e’ uno degli alimenti più consigliati dagli specialisti grazie al suo contenuto di Omega-3.

Tuttavia, il pesce è oggi forse una delle principali fonti alimentari di metalli pesanti e sostanze chimiche tossiche e cancerogene.

Purtroppo quasi tutto il pesce italiano risulta inquinato da metilmercurio, la forma del metallo più assorbita dall’uomo.

In una recente indagine Altroconsumo non soltanto ha trovato tracce di questo metallo in tutti i campioni portati in laboratorio, ma in molti, troppi casi ne hanno trovato quantità che alla lunga possono rappresentare un rischio per la salute, soprattutto per i bambini e le donne in gravidanza.

Alle stesse conclusioni è giunta un’inchiesta della trasmissione di Italia 1 “Le Iene”, guarda il servizio cliccando qui: Le Iene: Quando il pesce diventa pericoloso

Quando si mangia pesce contaminato, il mercurio agisce come un veleno per il cervello e il sistema nervoso.

Ciò è particolarmente pericoloso per le donne incinte e i bambini piccoli, il cui cervello è ancora in via di sviluppo.
Se neonati o feti sono esposti al mercurio, questo può causare:
ritardo mentale, paralisi cerebrale, sordità, cecità.

Anche basse dosi di mercurio possono interferire con lo sviluppo di un bambino.

Anche negli adulti l’avvelenamento da mercurio può creare gravi danni, ed è stato collegato a problemi di infarto, fertilità, memoria, perdita della vista e disturbi della pressione sanguigna.
Può anche causare stanchezza estrema e disfunzioni neuro-muscolari.
Il mercurio è particolarmente dannoso per il sistema nervoso centrale, e diversi studi dimostrano che puo’ causare problemi psicologici, neurologici e immunologici.

Inoltre, il mercurio si lega molto saldamente alle strutture nel sistema nervoso centrale ed ha una emivita estremamente lunga, tra 15 e 30 anni.

Ma allora è meglio beneficiare delle proprietà nutrizionali del pesce o conviene prestare più attenzione agli inquinanti che in esso possono essere contenuti?

Purtroppo i pesci che hanno un maggior contenuto di Omega-3 sono anche quelli che mostrano una maggiore concentrazione di mercurio, rendendo la scelta davvero difficile.

Una valida alternativa è quella di assumere gli Omega-3 attraverso un olio di pesce ultrapurificato di Grado Farmaceutico, con ogni lotto certificato per purezza, concentrazione e freschezza da un ente indipendente quale IFOS, International Fish Oil Standards.

Dal 2005 ad oggi ogni lotto di olio di pesce prodotto da A-M B-Well ha avuto una concentrazione di mercurio migliaia di volte inferiore ai limiti di legge, ai limiti della tracciabilita’.

La tecnica della distillazione molecolare multipla permette infatti di avere un olio di pesce virtualmente esente da inquinanti, permettendo di avere i benefici per la salute offerti dagli Omega-3 senza correre alcun rischio.

Fonte: Altroconsumo
Fonte: La Stampa

 

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