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Gli Omega-3 salvano la vita

Randall McCloy
Randall McCloy

E’ ormai appurato che l’olio di pesce di grado farmaceutico è uno strumento potentissimo che ci permette di mantenerci lucidi ed in buona salute a lungo, in grado di liberarci dallo spettro delle affezioni infiammatorie e degenerative e contrastando la demenza senile, la depressione e gli effetti nocivi dello stress.

L’esempio migliore della sua efficacia per la salute lo ha offerto l’incidente minerario avvenuto nel 2006 a Sago, nello stato americano del West Virginia.

L’unico sopravvissuto fu Randall McCloy, che presentava ustioni gravissime con danni cerebrali e renali, insufficienza cardiaca ed epatica.

La prognosi non lasciava molte speranze per la sua sopravvivenza, e nei migliori dei casi avrebbe avuto una vita puramente vegetativa.

Ad una settimana dal ricovero il neurochirurgo dott. Bailes che aveva in cura il paziente volle tentare di salvargli la vita con la terapia a base di Omega-3 che tempo prima aveva letto poteva rivelarsi efficace in pazienti in così gravi condizioni.

Bailes chiamò il dr.Barry Sears, il biochimico del MIT che ha condotto studi approfonditi sugli effetti sulla salute dell’olio di pesce di grado farmaceutico, che suggerì di somministrare 15 grammi al giorno di Omega-3 EPA e DHA contenuti nell’olio di pesce distillato e concentrato.

Dopo due mesi dall’inizio della terapia Randall McCloy uscì dal coma e per altri due mesi segui la stessa terapia in ospedale.

Dopo 4 mesi dal gravissimo incidente il minatore che era stato dato per spacciato e destinato ad una vita vegetativa poté lasciare l’ospedale con tutti gli organi normalmente funzionanti.

Le riviste mediche scrissero che la sua guarigione era stata un “miracolo”, ma in realtà si trattava dell’effetto che le alte concentrazioni di Omega 3 EPA e DHA avevano prodotto sul grave grado di infiammazione prodotto dall’avvelenamento da monossido di carbonio.

Come lieto fine della tragica vicenda, Randall e la moglie hanno avuto nella primavera del 2007 un bambino pieno di salute.

Il video della CNN sulla vicenda:
http://edition.cnn.com/videos/us/2014/01/18/ac-gupta-omega-3-help-for-brain-injuries.cnn

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Il pesce fa bene al cervello dei nascituri

Una ricerca inglese su 9mila famiglie indica che il consumo di prodotti ittici i gravidanza favorisce lo sviluppo cerebrale

LONDRA- Le future mamme che vogliono avere figli molto intelligenti non dovrebbero farsi mancare il pesce dalla dieta durante la gravidanza. Questo perchè questo tipo di alimento è ricco di nutrienti, tra cui gli acidi grassi omega 3, molto utili nello sviluppo del cervello dei bambini.
A suggerire questo indirizzo alimentare è una ricerca dell’Università di Bristol, pubblicata sulla rivista medica inglese «The Lancet» dopo un’indagine condotta su novemila famiglie britanniche.
La conclusione degli studiosi inglesi ribalta le conclusioni di un precedente studio americano che suggeriva di limitare più possibile il consumo di prodotti ittici per paura di assorbire il mercurio dovuto all’inquinamento dei mari. Anche la Food Standards Agency, l’Ente britannico per l’alimentazione, aveva sposato la teoria Usa e consigliava di non mangiare carne di squalo, pesce spada e tonno in quanto potevano contenere alti livelli di mercurio.
LO STUDIO – Gli scienziati hanno confrontato la quantità di pesce mangiata da madri incinta con lo sviluppo del cervello dei loro bambini fino all’età di otto anni. I figli, se le mamme hanno mangiato più prodotti di mare di quelli consigliati dalle linee guida statunitensi, svilupperebbero capacità motorie più avanzate, migliori abilità comunicative e di socializzazione sin da piccoli e si distinguerebbero anche per avere comportamenti sociali positivi. All’età di otto anni, poi, raggiungono un ottimo livello di comunicazione verbale.
Le direttive americane che consigliavano di ridurre al minimo il consumo di prodotti ittici sono, tra l’altro, già smentite dai fatti: gli unici casi noti di avvelenamento da mercurio sono stati riscontrati in Giappone negli Anni cinquanta e sessanta quando le industrie del Sol Levante furono responsabili di un massiccio inquinamento del mare che causò non pochi problemi.

(Fonte Corriere della Sera Salute 16 febbraio 2007)

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