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L’olio di pesce ti protegge dal tumore al colon

E’ l’olio di pesce lo scudo efficace contro il cancro colorettale. Non un farmaco, dunque, ma una sostanza presente naturalmente in diverse specie marine”. Cosi’ annuncia il sito del Policlinico Sant’Orsola di Bologna.

Lo ha dimostrato uno studio italiano condotto dal gruppo di ricerca diretto da Luigi Ricciardiello del Policlinico Sant’Orsola e dell’Università di Bologna, pubblicato recentemente sull’International Journal of Cancer.

Lo studio, finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ha valutato gli effetti degli Omega-3 – in particolare l’EPA – sul cancro del colon-retto indotto da colite ulcerosa.

I risultati dimostrano che l’Omega-3 EPA e’ un agente chemiopreventivo efficace per evitare l’insorgere del cancro indotto da malattie infiammatorie croniche intestinali.

In Italia i tumori del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per cancro, e fino ad oggi non esisteva alcun trattamento preventivo.

Una delle pazienti del Dott. Ricciardiello, affetta da poliposi familiare, ha dichiarato al Corriere della Sera che prima di iniziare ad utilizzare un integratore di Omega-3 le dovevano essere asportati circa 15 polipi intestinali all’anno.

Dopo l’assunzione di Omega-3 EPA le e’ stato asportato un solo polipo negli ultimi due anni.

Ti ricordo che l’olio di pesce di Grado Farmaceutico A-M B-Well ha un contenuto minimo di Omega-3 di tipo EPA (come quelli utilizzati in questo studio) pari al 40%.

 

Riferimenti:
International Journal of Cancer
Corriere della Sera
Policlinico Sant’Orsola di Bologna.

 

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Gli integratori di Omega-3 fanno male?

Gli integratori di Omega-3-6-9 sono migliori di quelli di soli Omega-3?

Sul sito del prestigioso Istituto Ifos, che certifica la qualità dei principali produttori di Omega-3, è stato pubblicato pochi giorni fa un interessante articolo sulla differenza tra gli integratori di soli Omega-3 e quelli che contengono anche Omega-6 e Omega-9.

Infatti, vista la grande varieta’ di integratori, spesso i consumatori si trovano in difficolta’ per decidere quale prodotto acquistare.
La risposta di Ifos e’ semplice: NON conviene acquistare prodotti che contengono anche Omega-6 e 9, in quanto l’alimentazione occidentale e’ gia’ ricca di questi grassi, mentre e’ carente dei soli Omega-3.

Inoltre un eccesso di Omega-6 e’ collegato ad un aumento dell’infiammazione nell’organismo e del colesterolo cattivo LDL.

L’obiettivo deve essere aumentare l’assunzione di Omega-3 (le cui proprieta’ benefiche sono ad oggi dimostrate da oltre 27 mila studi scientifici) e diminuire gli Omega-6.

E’ consigliabile quindi utilizzare un integratore di qualita’ farmaceutica che contiene SOLO Omega-3 come quelli prodotti da A-M B-Well, certificati per purezza, concentrazione e freschezza da Ifos  

Inoltre Ifos ha scelto A-M B-Well per un articolo sul loro sito dal titolo: “I Pionieri dell’Olio di Pesce di Grado Farmaceutico“.

Infatti dal 2005, quando venne prodotto il primo lotto A-M B-Well, l’olio di pesce PGFO è sempre stato certificato da ifos come PRODOTTO ECCEZIONALE a 5 stelle.

Fonte in inglese: Are omega-3-6-9 supplements better than omega-3s alone?
Fonte in inglese: A-M B-Well Inc. – The Pioneers of Pharmaceutical Grade Fish Oil

 

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Gli Omega-3 combattono l’ipertensione


pressione_omega3Gli Omega-3 rappresentano una valida terapia complementare per la prevenzione e il controllo dell’ipertensione, uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. La loro azione si traduce principalmente in un effetto ipotensivo e di riduzione dell’aterosclerosi.

Tenere sotto controllo la pressione riduce la probabilità di sviluppare malattie dell’apparato circolatorio e, di conseguenza, di incorrere in ictus cerebrali, infarti o stati di demenza.

I risultati di una meta-analisi che conferma il collegamento tra l’assunzione di Omega-3 ed un calo della pressione sanguigna è stato pubblicato pochi giorni fa nel Journal of Hypertension. Lo studio ha incluso 70 trials scientifici effettuati su soggetti sia con pressione normale che ipertesi.

I risultati attestano che gli Omega-3 sono più efficaci nel ridurre la pressione sanguigna rispetto ad altri interventi sullo stile di vita , tra cui la limitazione di sodio e di alcol, e sono paragonabili all’aumento dell’attività fisica.

Sia i soggetti con pressione normale che quelli ipertesi hanno infatti tratto giovamento dagli Omega-3, in particolare chi soffre di ipertensione ha avuto una riduzione media della pressione sistolica di 4,51 mm Hg ed una riduzione media della pressione diastolica di 3,05 mm Hg, risultati che si ottengono normalmente con farmaci.

E’ utile ricordare che ogni riduzione della pressione sistolica di 2 mm Hg riduce la mortalità per ictus del 6 per cento, la mortalità per coronaropatia del 4 per cento e la mortalità totale del 3 per cento.

Questa analisi statistica ben condotta su di un gran numero di studi randomizzati, conferma ancora una volta che gli Omega-3 EPA e DHA, contenuti nei prodotti A-M B-Well, sono nutrienti essenziali per la salute del cuore.

Fonte in inglese: Journal of Hypertension

 

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Gli Omega-3 curano le malattie infiammatorie

Che gli omega-3 fossero anti-infiammatori è già noto alla comunità scientifica, infatti le continue evidenze positive di una supplementazione su tutte le patologie correlate ad un principio infiammatorio lo confermano.

Un recente articolo, pubblicato pochi giorni fa dal Dott. Philip C. Calder dell’Institute of Human Nutrition presso l’Università di Southampton, ci ricorda come l’infiammazione giochi un ruolo chiave in molte patologie, come:

– sclerosi multipla
– congiuntiviti allergiche
– dermatite atopica o psoriasi
– fibromialgia
– aterosclerosi
– polimialgia reumatica
– riniti allergiche
– artrite reumatoide
– sindrome da stanchezza cronica
– forme asmatiche
– malattie infiammatorie croniche intestinali

Gli omega-3 influenzano l’infiammazione agendo attraverso svariati meccanismi dalle membrane fino ai nuclei delle cellule.

La somministrazione orale di omega-3 EPA e DHA porta ad un aumento di omega-3 sulle membrane delle cellule coinvolte nel processo infiammatorio.

Gli Omega 3 EPA e DHA frenano quelle reazioni chimiche che avvengono nel nostro organismo che alimentano l’infiammazione, migliorando lo stato di salute generale dell’organismo.

Per ottenere questi benefici il famoso biochimico americano Barry Sears, inventore della dieta a Zona, consiglia di assumere almeno 2,5 grammi di omega-3 al giorno, equivalenti a 4 capsule di A-M B-Well PGFO oppure 1 cucchiaino da 4 ml di Liquid Gold.

Fonte in inglese: US National Library of Medicine

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Gli Omega-3 sono meglio dei farmaci?

E’ interessante notare che gli acidi grassi omega-3 sono stati trovati più efficaci, nella maggior parte dei casi, dei primi tre farmaci prescritti negli Stati Uniti, oltre ad essere più sicuri e meno costosi.

Gli americani spendono circa 30 miliardi di dollari all’anno per le tre prime classi di farmaci (antidepressivi, farmaci per la pressione alta, anti-dolorifici), mentre spendono solo 300 milioni per supplementi di olio di pesce.

Come tutti i farmaci, anche questi tre tipi possono essere pericolosi, non solo perché curano solamente i sintomi ma non le cause della malattia, ma anche per gli effetti collaterali che a volte possono anche essere molto dannosi, e richiedere l’utilizzo di altri farmaci per contrastarne gli effetti negativi. Alcuni di questi medicinali, come il Vioxx, sono stati anche tolti dal mercato perché provocavano infarti e ictus.

Purtroppo ancora poche persone si rendono conto che esistono alternative più sicure e naturali per affrontare la depressione, la pressione alta ed il dolore da infiammazione senza ricorrere a farmaci. Una delle migliori e sicure alternative è di mangiare pesce ricco di omega-3 come il salmone, le aringhe, le sardine o il tonno almeno due o tre volte alla settimana, oppure ricorrere ad un integratore di omega-3 di elevata qualità.

Molti studi hanno dimostrato che nelle persone depresse i livelli di omega-3 nel sangue sono significativamente bassi (Journal of Affective Disorders, Vol.. 26, No. 38, 35-46), mentre l’utilizzo di integratori di omega-3 ha dimostrato notevoli benefici in appena tre settimane di trattamento (American Journal of Psychiatry, vol. 159:477-479). Inoltre, altri studi evidenziano come gli acidi grassi omega 3 possono essere un efficace trattamento per il disturbo bipolare (Archives of General Psychiatry, vol. 56 n. 5) e per il disturbo di personalità borderline (American Journal of Psychiatry, vol. 160:167 — 169).

L’olio di pesce ha dimostrato di essere altamente efficace nella riduzione della pressione arteriosa. Questo è uno dei principali motivi per cui l’American Heart Association (AHA) e l’US National Institutes of Health (NIH) raccomandano a tutti di mangiare pesce almeno un paio di volte a settimana, e consigliano alle persone con sintomi di malattie cardiache (ad esempio, la pressione arteriosa alta) di assumere ogni giorno integratori di olio di pesce che forniscano almeno un grammo di omega 3 (EPA e DHA).

Sapevi che è stato dimostrato da centinaia di studi in tutto il mondo che gli omega-3 sono uno dei più potenti ed efficaci anti-infiammatori esistenti in natura?

Gli omega-3 infatti sono la più sicura ed efficace delle cure naturali per alleviare il dolore da mal di testa così come l’artrite infiammatoria rispetto ai farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come Voltaren, Brufen, Moment, Aleve e altri (Arthritis and Rheumatism, Vol. 38: 1107-14). In molti degli studi scientifici esaminati, i pazienti sono stati in grado di ridurre notevolmente e persino eliminare completamente i farmaci dopo l’avvio un programma di trattamento a base di omega 3.

Quindi prima di iniziare un trattamento con uno di questi farmaci o se si stanno già utilizzando, il consiglio è di mangiare più pesce, oppure di integrare l’alimentazione con omega-3. Potresti avere gli stessi risultati, evitare gli effetti collaterali e nel contempo risparmiare un sacco di soldi.

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Gli Omega-3 riducono le infiammazioni

L’olio di pesce riduce le infiammazioni e accorcia la degenza in ospedale: e’ quanto emerge da uno studio realizzato dai ricercatori dell’Universita’ di Southampton, nel Regno Unito, guidati da Philip Calder e pubblicato sulla rivista BioMed Central’s, da cui emergono le proprieta’ anti-sepsi degli acidi grassi omega-3.

Lo studio e’ stato condotto su 23 pazienti affetti da sepsi e ricoverati nell’Hospital Padre Ame’rico di Penafiel, in Portogallo.

Calder e colleghi hanno rilevato che i 13 pazienti trattati con l’olio di pesce avevano, alla fine del trattamento, piu’ bassi livelli di agenti infiammatori nel sangue e una migliore funzione polmonare, e hanno lasciato l’ospedale prima degli altri 10 pazienti, sottoposti invece a un normale regime alimentare senza integrazioni di omega-3.
Fonte: Agenzia ASCA
Fonte inglese: sciencedaily.com

 

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Omega-3: la chiave per una vita piena di salute.

Le donne incinte ne hanno bisogno per il cervello dei loro bambini. I ragazzi ne hanno bisogno per imparare. Gli adulti hanno cuori più sani grazie a loro. Questi nutrienti che sembrano essere utili per qualsiasi cosa conosciuti come acidi grassi Omega-3 riducono il dolore nelle persone affette da artrite reumatoide – e possono aiutare nella cura dell’autismo, del disordine bipolare, della depressione, dell’Alzheimer, del ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) e del cancro alla prostata. Anche cani e gatti hanno bisogno di omega-3 per restare in salute.

Quindi mangia più pesce. Prendi pillole di olio di pesce. Inizia a comprare cibo arricchito. Comunque tu lo faccia, potrai avere benefici dall’assumere più acidi grassi omega-3, specificatamente DHA e EPA.

“Ci sono prove di tipo medico-nutrizionistico basate su studi scientifici su umani che suggeriscono che l’americano medio avrebbe probabilmente una vita più sana, un minor rischio di morte da problemi cardiaci e migliori funzioni cerebrali se consumasse più pesce, più integratori o più cibo arricchito con DHA ed EPA”, dice lo scienziato nutrizionista Bruce Holub, della University of Guelph (Ontario) e direttore esecutivo del DHA/EPA Omega-3 Institute.

In uno studio pubblicato nel 1999, degli scienziati italiani hanno studiato più di 11 mila uomini che avevano sofferto di attacco cardiaco. Dopo 3 anni e mezzo, la mortalità nel gruppo che assumeva circa 1 grammo di EPA e DHA al giorno era del 20% inferiore al gruppo che non aveva assunto integratori di omega-3.

In uno studio nel 2007, ricercatori giapponesi hanno seguito un gruppo di circa 18 mila persone con alti livelli di colesterolo per 5 anni, verificando che coloro che avevano assunto 1,8 grammi di omega-3 al giorno, in aggiunta ai medicinali, avevano il 20% in meno di probabilità di avere problemi coronarici rispetto a coloro che assumevano solo i medicinali.

Il dottor Holub spiega che altri studi mostrano come per ogni grammo di EPA e DHA che una persona assume al giorno, il livello dei trigliceridi scende dell’8%, con benefici evidenti in sole 2 settimane. Alti livelli di trigliceridi sono il maggiore fattore di rischio relativo ai problemi cardiaci negli americani con più di 35 anni.

Prendendo da 2 a 4 grammi di omega-3 per un paio di settimane si potrebbero ridurre i trigliceridi di circa il 32%, in persone con alti livelli di trigliceridi.

Mentre EPA e DHA sono entrambi essenziali per la salute del cuore, – riducono la pressione, abbassano i grassi nel sangue, rallentano lo sviluppo di trombi, ed evitano aritmie cardiache, tra le altre cose – il DHA è la star dello sviluppo degli occhi e del cervello.

Alcuni studi hanno mostrato che le donne incinte che mangiano pesce almeno 4 volte alla settimana oppure assumono ogni giorno 1,1 grammi di DHA avranno bambini con alti quozienti d’intelligenza (misurati all’età di 4 anni). I loro bambini avranno minori allergie, una vista migliore e dormiranno meglio. Le mamme che hanno assunto DHA avranno anche meno episodi di depressione postpartum.

Gli scienziati devono ancora capire fino n fondo come funziona la “magia” degli omega-3, ma la riduzione dell’infiammazione è probabilmente la chiave, soprattutto per alcune patologie. Questo spiegherebbe perché alte dosi di EPA e DHA possono ridurre la rigidezza mattutina e il dolore articolare più di molti medicinali nelle persone che soffrono di artrite, e possono aiutare nel ridurre la quantità di antidolorifici. I problemi neurologici sono un’altra area d’interesse. Alcuni studi hanno scoperto bassi livelli di omega-3 negli adulti affetti da Alzheimer e nei bambini affetti da ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), comparati a gruppi senza questi problemi. “Tutte queste patologie hanno a che fare con un comportamento anomalo delle cellule”, dice Philip Calder, nutrizionista e ricercatore alla University di Southampton in Inghilterra. “Si puo far funzionare le cellule in modo ottimale fornendo loro abbastanza omega-3, in modo che i tessuti funzionino in modo adeguato e non si abbiano queste manifestazioni di malattia”. “Perché nei secoli scorsi veniva consumato tanto pesce? Penso che stiamo solo iniziando a capirne i benefici.”

 

Fonte: Los Angeles Times 26 aprile 2010

 

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20 ragioni per assumere Omega-3

Ultimamente si leggono articoli e si vedono servizi televisivi sui benefici dell’olio di pesce con cadenza quasi quotidiana.
Ma sono davvero tutti supportati da studi scientifici? Per aiutare a fare chiarezza, abbiamo stilato un elenco relativo a 20 benefici per la salute derivanti dal consumo di olio di pesce, comprovati da studi scientifici.

 

# 20 – Aiuta persino il migliore amico dell’uomo.
Iams, un noto produttore internazionale di cibo per cani, ha condotto una ricerca concludendo che i cuccioli hanno benefici dall’olio di pesce quando è integrato nei loro primi mesi di vita. L’olio di pesce ha dimostrato di migliorare le funzioni cerebrali, la visione e l’addestrabilità dei cuccioli, portando quindi a cani adulti più felici, ben educati e di buon carattere.

# 19 – Benefici per il disturbo bipolare
I benefici dell’olio di pesce per quanto riguarda il disturbo bipolare sono significativi per i pazienti con forme lievi, che sono spesso diagnosticate come depressione. Jim Phelps, MD, un eminente ricercatore e psichiatra, ha osservato i benefici dell’olio di pesce nei suoi pazienti affetti da disturbo bipolare e ha notato che i loro sintomi maniacali e depressivi sono notevolmente migliorati.

# 18 – Aiuta il trattamento delle ulcere
Il Medical Center dell’Università del Maryland consiglia l’olio di pesce nei soggetti affetti da ulcera peptica, in quanto l’olio di pesce riduce l’infiammazione e migliora l’immunità per prevenire le recidive delle ulcere. L’olio di pesce può anche ridurre la depressione, ansia e stress, fattori che a volte contribuiscono allo sviluppo dell’ulcera peptica.

# 17 – Migliora i sintomi dell’Alzheimer
Il cervello di una persona affetta da Alzheimer beneficia dalla supplementazione di olio di pesce, in quanto l’olio di pesce aiuta a combattere le placche nel cervello che causano la malattia. I ricercatori della Università della California hanno anche scoperto che non solo l’olio di pesce previene l’Alzheimer, ma può aiutare a gestire e ridurre i sintomi nei pazienti già colpiti dalla malattia.

# 16 – Aiuta nei casi di morbo di Crohn e colite ulcerosa
La malattia di Crohn e la colite ulcerosa sono due malattie digestive che causano grandi sofferenze. Spesso, i trattamenti sono estremamente costosi e possono includere un intervento chirurgico per rimuovere sezioni dell’intestino. Grazie alla sua azione antinfiammatoria l’olio di pesce aiuta nella guarigione delle ulcere intestinali, migliorando i sintomi nelle persone affette.

# 15 – Può rallentare la crescita del tumore al seno
Alcune ricerche hanno dimostrato che gli acidi grassi essenziali Omega-3 possono rallentare la crescita del cancro, come affermato dalla American Association for Cancer Research. Ulteriori studi sono stati condotti in particolare per quanto riguarda il cancro al seno, ed anche in questo caso vi sono stati riscontri positivi per quanto riguarda l’effetto dell’olio di pesce nel rallentamento della crescita delle cellule cancerose.

# 14 – Riduce il rischio di malattie cardiache
I benefici dell’olio di pesce si estendono al sangue e al sistema circolatorio, bilanciando i livelli di colesterolo e riducendo trigliceridi nel sangue. Questo a sua volta aiuta a proteggere il tuo cuore da malattie cardiache e altri problemi cardiovascolari, come affermato dalla American Heart Association.

# 13 – Riduce l’indolenzimento muscolare
Uno studio sui bodybuilders ha recentemente dimostrato che, a causa della sua azione antinfiammatoria, l’olio di pesce può drasticamente ridurre l’indolenzimento muscolare dovuto agli allenamenti intensivi. Non solo questo è benefico per i bodybuilders, ma a tutti coloro che fanno attività fisica. La riduzione dei dolori renderà l’esercizio divertente, ed i minori tempi di recupero permetteranno una frequenza maggiore.

# 12 – Migliora la visione
Numerosi studi indipendenti negli Stati Uniti e Australia indicano che non solo ci sono benefici dall’olio di pesce quando gli occhi si stanno sviluppando durante la gestazione, ma che gli adulti che assumono olio di pesce sono meno soggetti a degenerazione maculare man mano che invecchiano.

# 11 – Riduce la depressione post-partum
Quando in gravidanza o allattamento si assume olio di pesce i benefici non sono solo per i neonati, ma anche per la mamma. Infatti l’olio di pesce non solo riduce e aiuta a prevenire la depressione post-partum (se assunto durante la gravidanza), ma permette di continuare alle mamme l’allattamento durante la cura della depressione, cosa che sarebbe impossibile se assumessero antidepressivi che passerebbero ai neonati attraverso il latte materno.

# 10 – Migliora la tua concentrazione mentale

Edward Hallowell, MD, fondatore del Centro Hallowell per l’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder)in Massachusetts, raccomanda gli omega-3 sotto forma di supplementi di olio di pesce per i pazienti con problemi di concentrazione. Egli osserva che i benefici dell’olio di pesce sono più evidenti per la concentrazione mentale, non tanto per l’iperattività. Il Dr. Hallowell ha verificato che possono essere necessarie fino a sei settimane per notare una differenza, ma che il miglioramento può essere abbastanza consistente. Due diversi studi hanno rivelato che i bambini affetti da ADHD (Sindrome da deficit di attenzione e iperattività) possono avere bassi livelli di omega-3 nel sangue rispetto ai bambini senza sintomi di ADHD, e che gli omega-3 tendono a ridursi più facilmente nel sangue dei bambini che soffrono di ADHD. Questo potrebbe spiegare perché i benefici dell’olio di pesce sono così evidenti nei bambini affetti da ADHD, e farebbe pensare che anche gli adulti affetti da ADHD potrebbero vedere simili benefici dell’olio di pesce.

# 9 – Migliora le funzioni cerebrali nei neonati

Alcuni studi hanno dimostrato che quando gli omega-3 vengono assunte dalle mamme durante la gravidanza, i benefici dell’olio di pesce sono numerosi anche per i neonati. Non solo l’olio di pesce promuove lo sviluppo del cervello e la salute maculare, i vantaggi specifici osservati attraverso la ricerca sono sorprendenti. Le donne in gravidanza che hanno assunto un integratore di alta qualità di olio di pesce hanno partorito bambini con Quoziente di Intelligenza più elevato e meno disturbi di apprendimento, e con meno probabilità di sviluppare ritardi mentali o cognitivi. Inoltre alcuni nutrizionisti ritengono che gli omega 3 siano i mattoni elementari per l’intelligenza umana, per cui i bambini che ricevono gli omega 3 attraverso integratori di olio di pesce quando la mamma è incinta e in allattamento sono statisticamente più intelligenti da adulti.

# 8 – Può impedire la Schizofrenia

L’olio di pesce può prevenire la schizofrenia. Diversi studi sono stati condotti su questa teoria, e un recente studio condotto dal Dott. Patrick McGorry in Australia ha mostrato una correlazione statisticamente significativa tra i supplementi di olio di pesce e la prevenzione della schizofrenia. Lo studio era composta di 81 ragazzi e giovani adulti che avevano mostrato i primi segni di schizofrenia. La ricerca indica che se i giovani che mostrano i primi segni della malattia non sono trattati con olio di pesce, circa un terzo di loro svilupperà la malattia. Lo studio ha dimostrato che solo il tre per cento di quelli trattati con olio di pesce ha sviluppato la schizofrenia, mentre il 28 per cento di quelli trattati con placebo si è ammalato. Questo è incredibilmente importante per la comunità medica e coloro che soffrono di malattie mentali, perché i benefici dell’olio di pesce sono numerosi e gli effetti collaterali sono minimi, soprattutto se paragonata ai tradizionali farmaci antipsicotici.

# 7 – Promuove la perdita di peso

Uno studio dell’Università della Georgia riferito sul Journal of Nutrition dimostra che uno dei benefici dell’olio di pesce è la sua capacità di impedire alle cellule adipose ad accumulare grasso, riducendo così l’accumulo di grasso totale. Inoltre, alcuni scienziati in Australia hanno scoperto che la perdita di grasso dovuta all’olio di pesce in combinazione con dieta ed esercizio fisico sono stati significativamente maggiori rispetto alla sola dieta ed esercizio. Un recente studio condotto in Giappone ha dimostrato che le cavie alle quali è stato somministrato olio di pesce avevano un metabolismo più veloce e non sono aumentate di peso , rispetto alle cavie alimentate senza integratori.

# 6 – Migliora la tua pelle

L’acido eicosapentaenoico (EPA) è uno degli acidi grassi essenziali (EFA) fornito dai supplementi di olio di pesce, e l’EPA è direttamente collegato alla salute della pelle. Sul Journal of Lipid Research è stato pubblicato nel 2005 uno studio relativo ai benefici dell’olio di pesce per quanto riguarda la pelle, e cioè migliore regolazione sebacea, aumento della idratazione, riduzione dell’acne e delle rughe. E’ stato dimostrato che l’EPA aiuta anche a proteggere la nostra pelle dai danni dei raggi UVA del sole , che provocano rughe e danni cutanei permanenti.

# 5 – Elimina i dolori articolari

L’olio di pesce aiuta non solo chi è affetto da infiammazione cronica, ma anche coloro che soffrono di altri tipi di dolori articolari tra cui l’osteoartrite e l’artrite reumatoide. L’Albany Medical College ha condotto uno studio in cui si conferma che l’olio di pesce può essere utilizzato al posto dei farmaci per lenire il dolore da artrite reumatoide. I ricercatori hanno anche suggerito che per ottenere risultati migliori è necessario utilizzare un olio di pesce puro ed in forma non sintetica.

# 4 – Riduce l’infiammazione nel corpo

Uno dei molti vantaggi degli integratori di olio di pesce purificato è la riduzione dell’infiammazione nel corpo. L’infiammazione può presentarsi in molti modi, dal lupus ai problemi della tiroide fino alla psoriasi. Tre grammi di olio di pesce al giorno sono sufficienti a ridurre molte forme di infiammazione.

# 3 – Aiuta nei casi di Depressione

Una delle cause che portano alla depressione potrebbe essere una carenza di omega-3 nel sangue. La ricerca ha dimostrato che le persone tendenti alla depressione hanno bassi livelli di omega-3 (soprattutto DHA) nel sangue. Questo pare essere dimostrato anche dal fatto che nei Paesi in cui il consumo di pesce è elevato, il tasso di depressione è inferiore alla media. Uno studio recente ha inoltre mostrato che l’assunzione di omega-3 migliora l’effetto dei farmaci antidepressivi. L’effetto antidepressivo degli omega-3 si deve probabilmente al fatto che influiscono direttamente sulla produzione e la liberazione di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina. Sembra che dosi elevate di olio di pesce riescano a mantenere a livelli adeguati entrambi i neurotrasmettitori, diminuendo così la probabilità di avere problemi depressivi e morbo di Parkinson.

# 2 – Aumenta il colesterolo “buono” HDL e riduce quello “cattivo” LDL

L’olio di pesce contribuisce ad innalzare il colesterolo “buono” HDL, migliorando quindi il profilo di rischio cardiovascolare. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Cardiology nel 2005 ha dimostrato che un consumo giornaliero di 1,2 g di omega-3 DHA ha aumentato in maniera significativa in un gruppo di bambini il colesterolo HDL e diminuito quello LDL.

# 1 – Abbassa i livelli di trigliceridi

Numerosi studi clinici hanno ormai chiaramente accertato che i trigliceridi possono essere ridotti grazie agli Omega-3. Gia’ con l’assunzione di 1 grammo al giorno di omega-3 si ottengono risultati tangibili, ma e’ con una dose giornaliera di 3-4 grammi che i trigliceridi si possono abbassare dal 25 al 45%, soprattutto in soggetti che in partenza hanno una trigliceridemia elevata. In una recente intervista pubblicata sul Los Angeles Times, il dottor Bruce Holub, scienziato nutrizionista della University of Guelph (Ontario) e direttore esecutivo del DHA/EPA Omega-3 Institute, spiega che le ricerche scientifiche mostrano come per ogni grammo di Omega-3 EPA e DHA che una persona assume al giorno, il livello dei trigliceridi scende dell’8%, con benefici evidenti in sole 2 settimane. Assumendo da 2 a 4 grammi di omega-3 per un paio di settimane si potrebbero ridurre i trigliceridi di circa il 32%, in persone con alti livelli di trigliceridi.

 

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Gli Omega-3 salvano la vita

Randall McCloy
Randall McCloy

E’ ormai appurato che l’olio di pesce di grado farmaceutico è uno strumento potentissimo che ci permette di mantenerci lucidi ed in buona salute a lungo, in grado di liberarci dallo spettro delle affezioni infiammatorie e degenerative e contrastando la demenza senile, la depressione e gli effetti nocivi dello stress.

L’esempio migliore della sua efficacia per la salute lo ha offerto l’incidente minerario avvenuto nel 2006 a Sago, nello stato americano del West Virginia.

L’unico sopravvissuto fu Randall McCloy, che presentava ustioni gravissime con danni cerebrali e renali, insufficienza cardiaca ed epatica.

La prognosi non lasciava molte speranze per la sua sopravvivenza, e nei migliori dei casi avrebbe avuto una vita puramente vegetativa.

Ad una settimana dal ricovero il neurochirurgo dott. Bailes che aveva in cura il paziente volle tentare di salvargli la vita con la terapia a base di Omega-3 che tempo prima aveva letto poteva rivelarsi efficace in pazienti in così gravi condizioni.

Bailes chiamò il dr.Barry Sears, il biochimico del MIT che ha condotto studi approfonditi sugli effetti sulla salute dell’olio di pesce di grado farmaceutico, che suggerì di somministrare 15 grammi al giorno di Omega-3 EPA e DHA contenuti nell’olio di pesce distillato e concentrato.

Dopo due mesi dall’inizio della terapia Randall McCloy uscì dal coma e per altri due mesi segui la stessa terapia in ospedale.

Dopo 4 mesi dal gravissimo incidente il minatore che era stato dato per spacciato e destinato ad una vita vegetativa poté lasciare l’ospedale con tutti gli organi normalmente funzionanti.

Le riviste mediche scrissero che la sua guarigione era stata un “miracolo”, ma in realtà si trattava dell’effetto che le alte concentrazioni di Omega 3 EPA e DHA avevano prodotto sul grave grado di infiammazione prodotto dall’avvelenamento da monossido di carbonio.

Come lieto fine della tragica vicenda, Randall e la moglie hanno avuto nella primavera del 2007 un bambino pieno di salute.

Il video della CNN sulla vicenda:
http://edition.cnn.com/videos/us/2014/01/18/ac-gupta-omega-3-help-for-brain-injuries.cnn

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I pregi del salmone

Secondo recenti studi, gli omega 3 sembrano contribuire anche alla prevenzione di alcuni tumori ed essere utili nel trattamento dell’artrite reumatoide. Sono anche studiati per il loro potenziale ruolo antidepressivo e perché sembrano contrastare il declino delle capacità cognitive nell’invecchiamento. Infine, sono necessari al feto per lo sviluppo di cervello e retina. Il salmone, come del resto gli altri pesci, è anche un’ottima fonte di proteine, di minerali (quali il fosforo) e, più di altri pesci, di vitamine come la E e la D. Quest’ultima promuove l’assorbimento del calcio e favorisce la mineralizzazione dello scheletro: il salmone, insieme a sgombri, aringhe e altri pesci grassi, è uno dei pochi alimenti che ne contiene quantità significative.
LA SCELTA
Insomma, nel caso del salmone, le calorie in più (185 per etto per il salmone fresco, 147 per quello affumicato) trovano ampie giustificazioni. Ma quale tipo di salmone scegliere? Risponde Elena Orban, responsabile dell’Unità di studio sui prodotti ittici all’Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione: «Da nostri studi emerge che i pesci di allevamento hanno quantitativi di omega 3 paragonabili a quelli del pesce selvaggio. Quanto al salmone affumicato, consiglio di non eccedere, perché durante l’affumicatura si possono formare sostanze che, in quantità elevata, possono essere pericolose. Inoltre, i prodotti affumicati, come i cibi in scatola, sono molto ricchi di sale, che aiuta la conservazione. Fortunatamente, ora il salmone affumicato, e la nostrana trota salmonata affumicata, identica sotto il profilo nutrizionale e organolettico come dimostrano i nostri studi, vengono affumicati a basse temperature (27-30°C) e con meno sale».

Fonte: Corriere della Sera (11/01/2004)

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