Archivi categoria: morte cardiaca

Quanti Omega-3 devi assumere per ridurre il rischio di infarto?

Sulla rivista Mayo Clinic Proceedings è stata pubblicata l’analisi più completa mai realizzata sul ruolo degli omega-3 nella prevenzione cardiovascolare.
La meta-analisi, che è una revisione approfondita di 40 studi clinici, evidenzia l’importanza di dosaggi più elevati, rispetto a quelli attualmente consigliati, per ottenere migliori effetti sulla salute del cuore.

L’enorme numero di dati presi in considerazione per la ricerca suggerisce come l’integrazione di omega-3 sia una ottima strategia per la prevenzione di condizioni patologiche, che causano ogni anno milioni di decessi in tutto il mondo, e la necessità di rivedere le quantità di Omega-3 DHA e EPA raccomandate fino ad ora.

Il nuovo studio ha svelato che l’integrazione con omega-3 è associata a un ridotto rischio di eventi cardiovascolari; in particolare ad una riduzione del 35% del rischio di infarto del miocardio fatale, del 13% di infarto del miocardio, del 10% di malattia coronarica e del 9% di mortalità coronarica.

A differenza di studi precedenti, questo lavoro prende in considerazione la totalità degli studi disponibili sull’effetto delle quantità di omega-3 EPA e DHA. Il maggior numero di dati e la più ampia gamma di dosaggi ha consentito stime più precise e più solide dei rapporti dose-effetto. La meta-analisi ha incluso infatti ben 40 studi, analizzando i dati di 135.266 individui.

Per Ellen Schutt, direttore esecutivo di GOED (Global Organization for EPA & DHA), lo studio rappresenta l’analisi più completa realizzata fino ad oggi sul ruolo degli omega-3 nella prevenzione cardiovascolare, e getta le basi per rivedere le raccomandazioni sulle quantità di EPA e DHA.
“In passato non sembrava avere molto senso raccomandare un dosaggio elevato con la consapevolezza che pochi consumatori ci sarebbero arrivati o che ciò avrebbe potuto dissuadere alcuni consumatori anche solo dal provare ad assumere omega-3.
Ma ora, con l’avvento di integratori alimentari a concentrazione più elevata”, ha affermato Schutt, “sono possibili dosaggi più elevati solo con un paio di softgel. Non è più necessario convincere i consumatori a prendere sei o otto softgel grandi al giorno come avrebbe potuto essere in precedenza”.

Il raggiungimento di elevate dosi di omega-3 può essere ottenuto facilmente assumendo solo due capsule di un integratore altamente concentrato come A-M B-Well PGFO, oppure mezzo cucchiaino da tè di Liquid Gold. Questi prodotti a base di olio di pesce purissimo contengono i preziosi omega-3 EPA e DHA in rapporto 2:1 sotto forma di trigliceridi, la forma che meglio consente l’assorbimento a livello intestinale.

Rischio di morte cardiaca ridotto del 30% con gli Omega-3

Gli scienziati della Midwest Biomedical Research e dellaJohns Hopkins University (USA), grazie a una meta analisi di ben 14 studi, hanno raccolto i dati di oltre 70.000 persone e hanno confrontato le frequenze degli eventi di morte cardiaca tra i soggetti che consumavano Omega-3come integratori o come farmaci e quelli di controllo che non ne facevano uso.

La ricerca, pubblicata sul Journal of Clinical Lipidology, ha evidenziato che il consumo di integratori alimentari di Omega-3 riduce il rischio di morte cardiaca fino al 30% in coloro che assumono almeno un grammo al giorno di Omega-3 EPA e DHA.

Questi dati suggeriscono come i supplementi di Omega-3 possono rappresentare una strategia efficace e priva di effetti collaterali per la prevenzione di malattie cardiache e della morte cardiaca improvvisa, che rappresenta da sola il 50% di tutti i decessi per malattie cardiovascolari.

Bruce Holub, professore emerito dell’università di Guelph (Canada), ha sottolineato come questa ricerca suggerisce che la maggior parte degli adulti potrebbe essere protetto dalla morte cardiaca improvvisa grazie ad un aumento del consumo di Omega-3.

Fonte in inglese: Journal of Clinical Lipidology