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Quanti Omega-3 sono necessari per fornire benefici al cervello?

Numerosi studi mostrano il potenziale preventivo degli acidi grassi Omega-3 per la demenza, e quanto siano necessari per lo sviluppo e il funzionamento del cervello.

Ma quanti Omega-3 è necessario assumere per ottenere dei benefici?

Secondo uno studio pilota della Keck School of Medicine dell’University of Southern California, a Los Angeles, la quantità di Omega-3 che riesce a raggiungere il cervello è solo il 10% degli omega-3 presenti nel circolo sanguigno, quindi per ottenere dei benefici sembrerebbe necessario assumere quantità maggiori di Omega-3 rispetto a quanto raccomandato fino ad oggi.
Nello studio, i ricercatori hanno reclutato 33 partecipanti che avevano fattori di rischio per l’Alzheimer ma non erano cognitivamente compromessi.
Ai membri del gruppo di trattamento è stato chiesto di assumere integratori contenenti più di 2 grammi di omega-3 al giorno per sei mesi.
I membri del gruppo di controllo hanno invece assunto placebo (una sostanza inerte) ogni giorno nello stesso periodo

Gli scienziati hanno raccolto campioni di plasma sanguigno e liquido cerebrospinale – un indicatore per verificare se gli Omega-3 hanno raggiunto il cervello – dai partecipanti all’inizio e di nuovo alla fine del periodo di studio.

I risultati delle analisi hanno mostrato che, alla fine dei sei mesi, i partecipanti che assumevano integratori di omega-3 avevano il 200% in più di Omega-3 nel sangue rispetto a quelli che assumevano placebo. 
Ma gli omega-3 trovati nel liquido cerebrospinale erano solo del 28% più elevati nel gruppo di trattamento rispetto al gruppo di controllo, suggerendo quindi che solo il 10% degli omega-3 presenti nel sangue riesca a raggiungere effettivamente il cervello
.

“In sintesi”, concludono gli autori, “il nostro studio suggerisce che sono necessarie dosi più elevate di omega-3 (almeno 2 g al giorno) per garantire che un’adeguata quantità raggiunga il cervello“.

Fonte in inglese: EBioMedicine – The Lancet

Poche settimane di Omega-3 portano anni di benefici al cervello

omega-3-cervelloUn interessante studio, recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, dimostra come anche soli 3 mesi di integrazione di Omega-3 portino benefici al cervello anche dopo 7 anni dall’assunzione.

Gli stessi scienziati avevano infatti pubblicato uno studio in cui venivano descritti i miglioramenti dei disturbi psicotici, come la schizofrenia, in pazienti predisposti.
A distanza di 7 anni gli effetti benefici degli Omega-3 sono ancora visibili.

I risultati della nuova indagine hanno evidenziato che solo 4 pazienti su 41 tra coloro che avevano assunto l’olio di pesce per tre mesi, avevano sviluppato psicosi nei 7 anni successivi, a fronte dei 16 su 40 che avevano ricevuto una capsula di placebo (sostanza inerte) durante il trattamento.

Gli Omega-3 (in particolare il DHA), giocano un ruolo chiave nello sviluppo e nel funzionamento del cervello.
I ricercatori che hanno condotto lo studio suggeriscono la possibilità di utilizzare gli Omega-3 come alternativa al trattamento farmacologico.

Unione Europea: Omega-3 indispensabili per il cervello

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) dell’Unione Europea ha stabilito in un recente documento che gli Omega-3, in particolare il DHA, sono necessari alla corretta funzione cerebrale in tutte le eta’ e contribuiscono al normale sviluppo del cervello in neonati e bambini.

L’Omega-3 DHA e’ presente in alte concentrazioni nel sistema nervoso centrale, dove svolge un ruolo sia strutturale che funzionale, e nella retina.

L’EFSA ritiene che il suo ruolo benefico per il cervello sia confermato da numerosi studi, e che la sua presenza sia importante a qualsiasi eta’, sebbene la crescita del cervello ne richieda elevate concentrazioni soprattutto durante i primi due anni e per tutta l’infanzia.

L’EFSA raccomanda l’assunzione di almeno 100 mg di DHA al giorno fino a 24 mesi, e almeno 250 mg al giorno dai 2 ai 18 anni.

Sulla base delle prove scientifiche, il gruppo di esperti conclude che esiste un rapporto di causa-effetto tra il consumo di DHA e il corretto sviluppo cerebrale.

Ti ricordo che 1 capsula di A-M B-Well PGFO oppure 1 ml di Liquid Gold contengono 200 mg di DHA.

 

Riferimenti in inglese:
Autorita’ europea per la sicurezza alimentare (EFSA)

 

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Stai danneggiando il tuo cervello senza saperlo?

Il Journal of Physiology ha reso noti i risultati di una ricerca condotta dall’ UCLA (Università della California) dove si dimostra come gli omega-3 siano in grado di contrastare gli effetti di una cattiva alimentazione sul cervello, in particolare per quanto riguarda memoria e apprendimento.

Il team dell’ UCLA si è concentrato sull’alto contenuto di fruttosio dello sciroppo di mais, un dolcificante poco costoso che è comunemente aggiunto a livello industriale a molti prodotti alimentari (bevande analcoliche, condimenti, alimenti per l’infanzia, dolci, cereali, biscotti, snacks, yogurt, sport drinks, ecc.).

Un americano medio, secondo il dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, consuma mediamente più di 20 chili all’anno di questo particolare zucchero senza nemmeno saperlo.

Il prof. Gomez-Pinilla (primario di neurochirurgia presso la David Geffen School of Medicin) ed il suo team hanno studiato due gruppi di cavie che hanno consumato una soluzione di fruttosio in acqua per sei settimane.

Il secondo gruppo ha ricevuto anche acidi grassi omega-3 sotto forma di acido docosaesaenoico (DHA), che protegge contro i danni alle sinapsi – le connessioni chimiche tra le cellule cerebrali che consentono la memoria e l’apprendimento.

L’omega-3 DHA è essenziale per la capacità delle cellule cerebrali di trasmettersi i segnali,” ha detto Gomez-Pinilla. “Questo è il meccanismo che rende possibili l’apprendimento e la memoria. Il nostro corpo non può produrre abbastanza DHA, quindi deve essere integrato attraverso la nostra alimentazione.”

Al termine dello studio i ricercatori hanno verificato che gli animali a cui non era stato somministrato l’omega-3 DHA erano più lenti, avevano problemi a pensare con chiarezza e ricordare il percorso che avevano imparato sei settimane prima.

“Mangiare un alto contenuto di fruttosio a lungo termine altera la capacità del cervello di apprendere e ricordare le informazioni. Ma l’aggiunta di acidi grassi omega-3 ai vostri pasti può aiutare a minimizzare i danni.

Il prof. Gomez-Pinilla consiglia a di assumere 1 grammo di DHA al giorno.

I nostri risultati suggeriscono che il consumo di omega-3 DHA protegge regolarmente il cervello dagli effetti nocivi del fruttosio“, ha detto Gomez-Pinilla. “E ‘come accumulare denaro in banca. Se si vuole costruire una riserva per il nostro cervello da usare per combattere le malattie future”.

Ti ricordo che sia A-M B-Well PGFO in capsule che Liquid Gold sono una fonte di omega-3 DHA, citato in questo studio. 1 grammo di DHA equivale a 5 capsule oppure 1 cucchiaino da 5 ml di Liquid Gold.

Fonte in inglese: Journal of Physiology

 

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20 ragioni per assumere Omega-3

Ultimamente si leggono articoli e si vedono servizi televisivi sui benefici dell’olio di pesce con cadenza quasi quotidiana.
Ma sono davvero tutti supportati da studi scientifici? Per aiutare a fare chiarezza, abbiamo stilato un elenco relativo a 20 benefici per la salute derivanti dal consumo di olio di pesce, comprovati da studi scientifici.

 

# 20 – Aiuta persino il migliore amico dell’uomo.
Iams, un noto produttore internazionale di cibo per cani, ha condotto una ricerca concludendo che i cuccioli hanno benefici dall’olio di pesce quando è integrato nei loro primi mesi di vita. L’olio di pesce ha dimostrato di migliorare le funzioni cerebrali, la visione e l’addestrabilità dei cuccioli, portando quindi a cani adulti più felici, ben educati e di buon carattere.

# 19 – Benefici per il disturbo bipolare
I benefici dell’olio di pesce per quanto riguarda il disturbo bipolare sono significativi per i pazienti con forme lievi, che sono spesso diagnosticate come depressione. Jim Phelps, MD, un eminente ricercatore e psichiatra, ha osservato i benefici dell’olio di pesce nei suoi pazienti affetti da disturbo bipolare e ha notato che i loro sintomi maniacali e depressivi sono notevolmente migliorati.

# 18 – Aiuta il trattamento delle ulcere
Il Medical Center dell’Università del Maryland consiglia l’olio di pesce nei soggetti affetti da ulcera peptica, in quanto l’olio di pesce riduce l’infiammazione e migliora l’immunità per prevenire le recidive delle ulcere. L’olio di pesce può anche ridurre la depressione, ansia e stress, fattori che a volte contribuiscono allo sviluppo dell’ulcera peptica.

# 17 – Migliora i sintomi dell’Alzheimer
Il cervello di una persona affetta da Alzheimer beneficia dalla supplementazione di olio di pesce, in quanto l’olio di pesce aiuta a combattere le placche nel cervello che causano la malattia. I ricercatori della Università della California hanno anche scoperto che non solo l’olio di pesce previene l’Alzheimer, ma può aiutare a gestire e ridurre i sintomi nei pazienti già colpiti dalla malattia.

# 16 – Aiuta nei casi di morbo di Crohn e colite ulcerosa
La malattia di Crohn e la colite ulcerosa sono due malattie digestive che causano grandi sofferenze. Spesso, i trattamenti sono estremamente costosi e possono includere un intervento chirurgico per rimuovere sezioni dell’intestino. Grazie alla sua azione antinfiammatoria l’olio di pesce aiuta nella guarigione delle ulcere intestinali, migliorando i sintomi nelle persone affette.

# 15 – Può rallentare la crescita del tumore al seno
Alcune ricerche hanno dimostrato che gli acidi grassi essenziali Omega-3 possono rallentare la crescita del cancro, come affermato dalla American Association for Cancer Research. Ulteriori studi sono stati condotti in particolare per quanto riguarda il cancro al seno, ed anche in questo caso vi sono stati riscontri positivi per quanto riguarda l’effetto dell’olio di pesce nel rallentamento della crescita delle cellule cancerose.

# 14 – Riduce il rischio di malattie cardiache
I benefici dell’olio di pesce si estendono al sangue e al sistema circolatorio, bilanciando i livelli di colesterolo e riducendo trigliceridi nel sangue. Questo a sua volta aiuta a proteggere il tuo cuore da malattie cardiache e altri problemi cardiovascolari, come affermato dalla American Heart Association.

# 13 – Riduce l’indolenzimento muscolare
Uno studio sui bodybuilders ha recentemente dimostrato che, a causa della sua azione antinfiammatoria, l’olio di pesce può drasticamente ridurre l’indolenzimento muscolare dovuto agli allenamenti intensivi. Non solo questo è benefico per i bodybuilders, ma a tutti coloro che fanno attività fisica. La riduzione dei dolori renderà l’esercizio divertente, ed i minori tempi di recupero permetteranno una frequenza maggiore.

# 12 – Migliora la visione
Numerosi studi indipendenti negli Stati Uniti e Australia indicano che non solo ci sono benefici dall’olio di pesce quando gli occhi si stanno sviluppando durante la gestazione, ma che gli adulti che assumono olio di pesce sono meno soggetti a degenerazione maculare man mano che invecchiano.

# 11 – Riduce la depressione post-partum
Quando in gravidanza o allattamento si assume olio di pesce i benefici non sono solo per i neonati, ma anche per la mamma. Infatti l’olio di pesce non solo riduce e aiuta a prevenire la depressione post-partum (se assunto durante la gravidanza), ma permette di continuare alle mamme l’allattamento durante la cura della depressione, cosa che sarebbe impossibile se assumessero antidepressivi che passerebbero ai neonati attraverso il latte materno.

# 10 – Migliora la tua concentrazione mentale

Edward Hallowell, MD, fondatore del Centro Hallowell per l’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder)in Massachusetts, raccomanda gli omega-3 sotto forma di supplementi di olio di pesce per i pazienti con problemi di concentrazione. Egli osserva che i benefici dell’olio di pesce sono più evidenti per la concentrazione mentale, non tanto per l’iperattività. Il Dr. Hallowell ha verificato che possono essere necessarie fino a sei settimane per notare una differenza, ma che il miglioramento può essere abbastanza consistente. Due diversi studi hanno rivelato che i bambini affetti da ADHD (Sindrome da deficit di attenzione e iperattività) possono avere bassi livelli di omega-3 nel sangue rispetto ai bambini senza sintomi di ADHD, e che gli omega-3 tendono a ridursi più facilmente nel sangue dei bambini che soffrono di ADHD. Questo potrebbe spiegare perché i benefici dell’olio di pesce sono così evidenti nei bambini affetti da ADHD, e farebbe pensare che anche gli adulti affetti da ADHD potrebbero vedere simili benefici dell’olio di pesce.

# 9 – Migliora le funzioni cerebrali nei neonati

Alcuni studi hanno dimostrato che quando gli omega-3 vengono assunte dalle mamme durante la gravidanza, i benefici dell’olio di pesce sono numerosi anche per i neonati. Non solo l’olio di pesce promuove lo sviluppo del cervello e la salute maculare, i vantaggi specifici osservati attraverso la ricerca sono sorprendenti. Le donne in gravidanza che hanno assunto un integratore di alta qualità di olio di pesce hanno partorito bambini con Quoziente di Intelligenza più elevato e meno disturbi di apprendimento, e con meno probabilità di sviluppare ritardi mentali o cognitivi. Inoltre alcuni nutrizionisti ritengono che gli omega 3 siano i mattoni elementari per l’intelligenza umana, per cui i bambini che ricevono gli omega 3 attraverso integratori di olio di pesce quando la mamma è incinta e in allattamento sono statisticamente più intelligenti da adulti.

# 8 – Può impedire la Schizofrenia

L’olio di pesce può prevenire la schizofrenia. Diversi studi sono stati condotti su questa teoria, e un recente studio condotto dal Dott. Patrick McGorry in Australia ha mostrato una correlazione statisticamente significativa tra i supplementi di olio di pesce e la prevenzione della schizofrenia. Lo studio era composta di 81 ragazzi e giovani adulti che avevano mostrato i primi segni di schizofrenia. La ricerca indica che se i giovani che mostrano i primi segni della malattia non sono trattati con olio di pesce, circa un terzo di loro svilupperà la malattia. Lo studio ha dimostrato che solo il tre per cento di quelli trattati con olio di pesce ha sviluppato la schizofrenia, mentre il 28 per cento di quelli trattati con placebo si è ammalato. Questo è incredibilmente importante per la comunità medica e coloro che soffrono di malattie mentali, perché i benefici dell’olio di pesce sono numerosi e gli effetti collaterali sono minimi, soprattutto se paragonata ai tradizionali farmaci antipsicotici.

# 7 – Promuove la perdita di peso

Uno studio dell’Università della Georgia riferito sul Journal of Nutrition dimostra che uno dei benefici dell’olio di pesce è la sua capacità di impedire alle cellule adipose ad accumulare grasso, riducendo così l’accumulo di grasso totale. Inoltre, alcuni scienziati in Australia hanno scoperto che la perdita di grasso dovuta all’olio di pesce in combinazione con dieta ed esercizio fisico sono stati significativamente maggiori rispetto alla sola dieta ed esercizio. Un recente studio condotto in Giappone ha dimostrato che le cavie alle quali è stato somministrato olio di pesce avevano un metabolismo più veloce e non sono aumentate di peso , rispetto alle cavie alimentate senza integratori.

# 6 – Migliora la tua pelle

L’acido eicosapentaenoico (EPA) è uno degli acidi grassi essenziali (EFA) fornito dai supplementi di olio di pesce, e l’EPA è direttamente collegato alla salute della pelle. Sul Journal of Lipid Research è stato pubblicato nel 2005 uno studio relativo ai benefici dell’olio di pesce per quanto riguarda la pelle, e cioè migliore regolazione sebacea, aumento della idratazione, riduzione dell’acne e delle rughe. E’ stato dimostrato che l’EPA aiuta anche a proteggere la nostra pelle dai danni dei raggi UVA del sole , che provocano rughe e danni cutanei permanenti.

# 5 – Elimina i dolori articolari

L’olio di pesce aiuta non solo chi è affetto da infiammazione cronica, ma anche coloro che soffrono di altri tipi di dolori articolari tra cui l’osteoartrite e l’artrite reumatoide. L’Albany Medical College ha condotto uno studio in cui si conferma che l’olio di pesce può essere utilizzato al posto dei farmaci per lenire il dolore da artrite reumatoide. I ricercatori hanno anche suggerito che per ottenere risultati migliori è necessario utilizzare un olio di pesce puro ed in forma non sintetica.

# 4 – Riduce l’infiammazione nel corpo

Uno dei molti vantaggi degli integratori di olio di pesce purificato è la riduzione dell’infiammazione nel corpo. L’infiammazione può presentarsi in molti modi, dal lupus ai problemi della tiroide fino alla psoriasi. Tre grammi di olio di pesce al giorno sono sufficienti a ridurre molte forme di infiammazione.

# 3 – Aiuta nei casi di Depressione

Una delle cause che portano alla depressione potrebbe essere una carenza di omega-3 nel sangue. La ricerca ha dimostrato che le persone tendenti alla depressione hanno bassi livelli di omega-3 (soprattutto DHA) nel sangue. Questo pare essere dimostrato anche dal fatto che nei Paesi in cui il consumo di pesce è elevato, il tasso di depressione è inferiore alla media. Uno studio recente ha inoltre mostrato che l’assunzione di omega-3 migliora l’effetto dei farmaci antidepressivi. L’effetto antidepressivo degli omega-3 si deve probabilmente al fatto che influiscono direttamente sulla produzione e la liberazione di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina. Sembra che dosi elevate di olio di pesce riescano a mantenere a livelli adeguati entrambi i neurotrasmettitori, diminuendo così la probabilità di avere problemi depressivi e morbo di Parkinson.

# 2 – Aumenta il colesterolo “buono” HDL e riduce quello “cattivo” LDL

L’olio di pesce contribuisce ad innalzare il colesterolo “buono” HDL, migliorando quindi il profilo di rischio cardiovascolare. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Cardiology nel 2005 ha dimostrato che un consumo giornaliero di 1,2 g di omega-3 DHA ha aumentato in maniera significativa in un gruppo di bambini il colesterolo HDL e diminuito quello LDL.

# 1 – Abbassa i livelli di trigliceridi

Numerosi studi clinici hanno ormai chiaramente accertato che i trigliceridi possono essere ridotti grazie agli Omega-3. Gia’ con l’assunzione di 1 grammo al giorno di omega-3 si ottengono risultati tangibili, ma e’ con una dose giornaliera di 3-4 grammi che i trigliceridi si possono abbassare dal 25 al 45%, soprattutto in soggetti che in partenza hanno una trigliceridemia elevata. In una recente intervista pubblicata sul Los Angeles Times, il dottor Bruce Holub, scienziato nutrizionista della University of Guelph (Ontario) e direttore esecutivo del DHA/EPA Omega-3 Institute, spiega che le ricerche scientifiche mostrano come per ogni grammo di Omega-3 EPA e DHA che una persona assume al giorno, il livello dei trigliceridi scende dell’8%, con benefici evidenti in sole 2 settimane. Assumendo da 2 a 4 grammi di omega-3 per un paio di settimane si potrebbero ridurre i trigliceridi di circa il 32%, in persone con alti livelli di trigliceridi.

 

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Gli ominidi mangiavano pesce? E’ indispensabile per lo sviluppo del cervello

IL ritrovamento di reperti fossili nell’Africa Orientale aveva finora indotto gli studiosi a ritenere che i primi ominidi si nutrissero prevalentemente di animali della savana, spingendoli a rifiutare la teoria nutrizionistica sulle origini dell’Homo sapiens. Da tempo infatti i nutrizionisti sostengono che particolari acidi grassi di cui sono ricchi soprattutto gli animali marini (OMEGA-3 Lcp) hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo del cervello e quindi hanno un peso determinante nell’evoluzione dell’uomo moderno. Oggi invece ci sono prove decisive a dimostrazione che questi fossili si trovavano in realta’ proprio nelle vicinanze di un antico mare formatosi nella Rift Valley dell’Africa Orientale, quando era congiunta con il Mar Rosso. L’oceano presente in questa regione forniva una base alimentare unica che ha consentito l’aumento di dimensioni del cervello umano culminando nella comparsa dell’Ho mo sapiens. I laghi del “proto-oceano”, come viene definito, erano ricchi di pesci tropicali e molluschi: entrambi contengono livelli di acidi grassi OMEGA-3 Lcp simili a quelli presenti nel cervello umano (Epa = acido eicosapentaenoico; Dha = acido docosaesaenoico). Una variazione nelle abitudini alimentari degli ominidi, con l’introduzione di alimenti di qualita’ piu’ elevata si verifico’ circa 2 milioni di anni fa e fu accompagnata da un aumento delle dimensioni relative del cervello e da un processo di evoluzione che ha portato allo sviluppo fetale e neonatale odierno. Uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition condotto da tre Universita’ (Beltsville-Toronto-London) rispettivamente da Broadhurst, Cunnane e Crawford, ha accertato che l’introduzione di alimenti di origine marina nella dieta degli ominidi permise infatti di evitare quella carenza di Dha (acido docosaesaenoico) associata alla perdita di volume cerebrale che e’ stata riscontrata invece fra le grandi scimmie e i grandi mammiferi legati ad una alimentazione terrestre. Ricordo che il termine “ominide” si riferisce alla Famiglia degli Ominidi, primati bipedi che vengono considerati un anello della linea evolutiva che porta all’uomo moderno. Il motivo principale per cui questi acidi grassi OMEGA-3 Lcp rappresentano una nutrizione specifica per il cervello e’ dovuto al fatto che il tessuto nervoso dei mammiferi e’ costituito prevalentemente dai lipidi (60% del peso del cervello a secco). Gli acidi grassi essenziali della serie Omega-6 Lcp e OMEGA-3 Lcp devono essere introdotti con l’alimentazione, in quanto non possono essere sintetizzati dal sistema nervoso centrale. Mentre nella maggior parte delle cellule il rapporto fra gli acidi grassi essenziali Omega-6 e Omega 3 e’ di 3-5:1, tale rapporto scende nel cervello a 1-2:1. Il cervello umano si differenzia da quello di altre specie di mammiferi in senso quantitativo, essendo di dimensioni maggiori. Inoltre richiede una quota maggiore di energia metabolica. Durante la fase piu’ attiva dello sviluppo fetale infatti il cervello umano richiede fino al 70% dell’energia totale fornita attraverso la placenta. Questa percentuale scende al 60% dopo la nascita ed e’ di appena il 20% negli adulti. Gli autori dello studio concludono dicendo che, se gli acidi grassi OMEGA-3 Lcp rappresentano elementi nutritivi discriminanti per lo sviluppo del cervello umano, ne consegue che un’assunzione cronicamente inadeguata di queste sostanze provochera’ uno sviluppo non ottimale del cervello sia nei singoli che nell’intera popolazione.

Fonte: La Stampa 08-04-1998

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